Alcuni documenti custoditi nel magazzino Fils

Da Foligno a Perugia. È approdata in consiglio regionale il caso del magazzino archivistico del Comune di Foligno gestito da Fils, partecipata al 100% dal municipio, su cui già nelle scorse settimane il consigliere comunale d’opposizione, Stefania Filipponi, aveva evidenziato una serie di criticità tra cui l’assenza di certificazioni obbligatorie per i locali.

Monni su archivio Comune di Foligno A portare all’attenzione della giunta regionale la delicata questione, il consigliere Massimo Monni (Misto-Ncd) che martedì ha interrogato l’assessore regionale Fabrizio Bracco: «Fils gestisce per 215 mila euro annui l’archivio del Comune di Foligno, ma i materiali sono conservati in strutture prive di certificazione antincendio e quindi non a norma rispetto alla tutela della salute e sicurezza sui posti di lavoro come prescritto da Asl e vigili del fuoco e come rilevato da sopralluoghi di consiglieri di opposizione, qualsiasi altra società privata in questa situazione avrebbe avuto la disdetta da parte dei committenti».

Bracco: «Possiamo solo segnalare ad Asl» Sul punto l’assessore Bracco ha subito messo in chiaro che «Fils srl è una società privata interamente di proprietà del Comune di Foligno e che la Regione non ha alcuna competenza per poter intervenire rispetto alle questioni segnalate nell’interrogazione. Gli organi competenti restano il Comune di Foligno, la Soprintendenza archivistica e i vigili del fuoco. La Regione può segnalarla alla Asl di riferimento, ma per il resto non ha alcun titolo per intervenire».

Monni: «C’è profilo politico» Insoddisfatto della risposta il consigliere Monni che nella replica ha affermato: «Se è vero che la Regione non ha competenze, salvo quelle relative alla segnalazione alla Asl per la sicurezza sui posti di lavoro, è altrettanto vero che da un punto di vista politico non può non porsi il problema o disinteressarsene. Evidentemente quella posta è una questione che non interessa, come peraltro dimostrato anche dalla cattiva gestione dimostrata dalla Regione per quanto riguarda il proprio magazzino archivio di Solomeo».

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