Il Cup dell'ospedale di Perugia (foto ©Fabrizio Troccoli)

di Maurizio Troccoli

Avere perso il lavoro è decisamente meglio che non averlo mai avuto. Almeno per quanto riguarda il pagamento delle spese sanitarie. Accade anche in Umbria, regione nella quale il costo per medici e medicine, incide particolarmente sui redditi delle famiglie, indicandola come tra le più esposte del Centro Italia.

I cambiamenti Da sempre, cioè dal 1993 (la norma era l’art. 8, comma 16, legge 537), l’esenzione per motivi di reddito dal pagamento del ticket sanitario è stato riservato alla sola categoria dei disoccupati. Vale a dire coloro che hanno lavorato ed hanno poi perso il lavoro. Invece, gli inoccupati (ossia coloro che non hanno mai lavorato) erano per legge esclusi dal diritto all’esenzione. Inutili, per anni, sono state le iniziative di quanti hanno tentato di estendere il diritto anche a coloro che il lavoro non l’hanno mai avuto: gli inoccupati, appunto. Fino a quando, nel 2015, un decreto attuativo del “Jobs Act” (art. 19, comma 7, d.lgs 150) ha stabilito che ‘le norme nazionali o regionali ed i regolamenti comunali che condizionano le prestazioni di carattere sociale allo stato di disoccupazione si intendono riferite alla condizione di non occupazione …’. Cade, quindi, la distinzione tra le due categorie: laddove una norma prevede il termine ‘disoccupato’, questo deve intendersi riferito anche all’inoccupato.

Cosa accade Nonostante la modifica della legge, vi sono state, in Italia, differenti prassi tra Regioni ed Asl: alcuni enti continuavano ad escludere gli inoccupati.  Tali prassi sono spesso state “corrette” tramite ricorsi presentati dai singoli ai Tribunali che hanno poi riconosciuto anche all’inoccupato il diritto all’esenzione per motivi di reddito. Sull’interpretazione da dare alla nuova norma, il ministero della Salute ha chiesto un parere al Consiglio di Stato che, il 13 luglio 2022, ha affermato che, a seguito del Jobs act, la distinzione tra “disoccupati” e “inoccupati” è stata ufficialmente abrogata. Tutte le Regioni dovranno, quindi, adeguarsi alla norma e al parere del Consiglio di Stato del 2022 e non potranno più adottare la distinzione tra disoccupati ed inoccupati.

Bisogna adeguarsi Anche l’inoccupato, se possiede tutti gli altri requisiti, potrà presentare domanda di esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Più di recente, il 12 gennaio 2023, si è pronunciato il Tribunale di Milano, cui due associazioni avevano presentato ricorso per discriminazione collettiva contro la Regione Lombardia. Il Giudice ha ordinato all’Ente di attribuire il codice di esenzione a tutti i residenti disoccupati che ne facciano richiesta e che rientrino nelle condizioni di reddito, indipendentemente dall’esistenza o meno di un pregresso rapporto di lavoro. Secondo il Tribunale, anche chi non ha mai lavorato ha diritto a richiedere l’esenzione. La Regione Lombardia, ottemperando all’ordine del giudice, con Delibera di Giunta del 6 febbraio 2023, ha poi modificato la modulistica di richiesta dell’esenzione per reddito. Senza quindi presentare ricorso.

Umbria In Umbria non sembrano, a tutt’oggi, maturi i tempi per un adeguamento alle indicazioni del 2015. Almeno questo risulta dalle modulistiche delle due Asl (Vedi Pdf qui in alto) che, alla data attuale parlano di esenzione ticket riservata ai disoccupati. Specificano: «Non possono considerarsi disoccupati i soggetti che non abbiano mai svolto attività lavorativa».

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