di Ma. Gi. Pen.
Collescipoli è stato bocciato. Il borgo ternano non entrerà ne I Borghi più belli d’Italia come borgo ospite. La notizia arriva in città tra dispiaceri e polemiche; il primo a renderla nota è il consigliere del Gruppo misto Guido Verdecchia che, dice, la apprende da La Repubblica. Per l’ex di Alternativa popolare questa è «un’umiliazione per Terni». Poi i pareri dell’assessore al Turismo, Alessandra Salinetti che se la prende con «i 40 anni di abbandono da parte delle passate amministrazioni» e quello del sindaco, Stefano Bandecchi, che è dello stesso avviso, ma rilancia: «Un borgo molto bello, quando lo comprerò per intero diventerà bellissimo». L’associazione del posto invece, L’Astrolabio, si scaglia contro il Comune che, sostiene, «può correggere gli errori fatti».
Collescipoli escluso da I Borghi più belli d’Italia Ricominciamo dall’inizio. Era notizia dei primi mesi del 2025 la candidatura di Collescipoli come borgo ospite de I Borghi più belli d’Italia. Il paese ternano – veniva spiegato in una delibera di giunta di aprile 2025 – a dicembre scorso era stato inserito nella lista delle candidature. Avviato l’iter quindi ci sono state le dovute verifiche con sopralluogo per capire se il borgo fosse o meno idoneo per entrare nell’associazione. Verifiche che già avevano già fatto sospettare una bocciatura, come riportato anche a Palazzo Spada dal consigliere Dem Patalocco che nei mesi scorsi sul tema aveva interrogato proprio l’esecutivo Bandecchi per chiedere lumi. La notizia della bocciatura ufficiale è arrivata il giorno della cosiddetta “antivigilia di Natale”.
Verdecchia: «Umiliazione per Terni» A riportare la cattiva nuova in prima battuta il consigliere del Gruppo Misto, Guido Verdecchia, con una nota: «La notizia è purtroppo ufficiale ed è arrivata direttamente dalle colonne di Repubblica: Collescipoli non è tra i nuovi borghi ammessi nel club dei ‘Borghi più belli d’Italia’. Mentre altre sette località festeggiano oggi un traguardo prestigioso, Terni incassa una bocciatura sonora che certifica il fallimento delle politiche turistiche della giunta Bandecchi», scrive il consigliere che ha anche depositato una richiesta formale di accesso agli atti per ottenere i verbali della commissione esaminatrice e avere lumi sull’esclusione. «Oggi abbiamo la certezza dell’esclusione, ma manca ancora la motivazione ufficiale – continua Verdecchia -. Temo fortemente che le ragioni di questa vergogna non risiedano nella mancanza di bellezza di Collescipoli, ma nell’incapacità di chi la amministra. Se, come trapelato, la commissione ha bocciato il borgo perché lo ha trovato sporco, trascurato e privo della necessaria manutenzione, ci troveremmo di fronte a un danno enorme e non solo per l’immagine della nostra città . L’amministrazione aveva promesso il rilancio dei borghi come motore del turismo. Il risultato? Abbiamo perso una vetrina mondiale gratuita su ‘La Repubblica’, sulla stampa e sul sito del Club, lasciando ad altri la visibilità . Collescipoli è stata lasciata sola».
Bandecchi: «Lo comprerò» Sulla vicenda è intervenuto, con un video social, anche il sindaco di Terni Stefano Bandecchi che ha detto: «Una commissione ha stabilito che Collescipoli ha avuto 40 anni di degrado dovuti dalla gestione della sinistra e destra ed è stato considerato un borgo non idoneo a entrare ne I Borghi più belli d’Italia. Io lo avevo già detto qualche anno fa quando ho consigliato di non mettersi in battaglie perigliose dove avremmo fatto figure da cogl***i, ma non Stefano Bandecchi con Alternativa ma tutti coloro che avevano gestito Collescipoli lasciandolo andare in rovina». Poi chiosa con parole che possiamo definire provocatorie: «Un borgo molto bello, quando lo comprerò per intero diventerà bellissimo».
«40 anni di degrado» A scagliarsi, come il sindaco, contro le passate amministrazioni di Terni anche l’assessore al Turismo Alessandra Salinetti: «L’esclusione di Collescipoli dall’inserimento tra i borghi più belli di Italia non nasce da oggi, ma è il frutto di 40 anni di abbandono da parte delle passate amministrazioni che poco o nulla hanno fatto per la rivitalizzazione, il decoro, la cura di questo centro abitato che è oggettivamente tra i più belli dell’Umbria. Le criticità rilevate sono il sovrapporsi di stagioni nelle quali Collescipoli non è stata al centro di politiche di investimento pubblico e di attenzione verso gli investimenti privati. C’è stato un accumularsi di disattenzione e sciattaggine che non può essere imputata a questa amministrazione che anzi ha cercato di invertire la rotta», poi riprende: «Abbiamo noi riacceso i riflettori su Collescipoli, siamo stati noi a dar luogo alle potature e pulizie straordinarie, al completamento delle pavimentazioni pregiate che erano ferme, così come abbiamo ripristinato la sicurezza della strada di accesso al paese. Siamo noi che stiamo vagliando ipotesi per una sistemazione migliore della viabilità interna anche nell’ottica di salvaguardare gli investimenti effettuati. La candidatura di Collescipoli è stato un tentativo, la volontà di questa amministrazione di riaccendere i riflettori sul patrimonio dei centri minori per troppo tempo considerati bieca periferia». E la stoccata a Verdecchia: «Siamo sorpresi che il mancato riconoscimento di Collescipoli sia strumentalizzato da chi ha condiviso fino a pochi giorni fa tutte le scelte di questa maggioranza», conclude l’assessore.
L’Astrolabio contro il Comune Invece l’associazione del borgo, L’Astrolabio, se la prende col Comune e in una nota scrive: «Purtroppo sono anni che denunciamo l’abusivismo edilizio, la sosta selvaggia, la mancanza di politiche attive per rivitalizzare il nostro abitato, parliamo di prese di posizioni sulla stampa che risalgono sin dal 1985. La nostra associazione in questi anni ha prodotto notevoli sforzi per sensibilizzare le varie amministrazioni ed i residenti nel guardare quanto di buono si faceva nei territori del perugino e della Toscana, ma si è sempre lasciato al buon senso dei cittadini, con i risultati che alcuni rovinano l’immagine e la vivibilità del borgo». Ancora l’associazione aggiunge: «Nel novembre 2023 la nuova giunta si era presentata con un assemblea pubblica molto
partecipata, promettendo un cambio di registro rispetto al mal governo degli anni precedenti, c’era stato l’impegno a far rimuovere l’abusivismo edilizio, effettuare le manutenzioni, combattere la sosta selvaggia il tutto per valorizzare al massimo le pavimentazioni completate in quell’anno (con fondi stanziati dalle giunte precedenti).
In questi ultimi due anni nulla è stato fatto e gli impegni degli assessori presenti (traffico ed edilizia, lavori pubblici, cultura, commercio…) non solo non hanno perseguito coloro che deturpano il borgo, ma neanche coloro che usufruendo delle generose detrazioni fiscali hanno realizzato brutture di ogni tipo. La perla finale è stata il bando per cedere in concessione il palazzo Comunale simbolo del borgo, fatto sconcertante perché priverebbe di un punto di riferimento storico, l’unica sala riunioni e la chiusura dell’unico presidio di legalità , ovvero la sezione distaccata dei vigili».
Dispiacere Il dispiacere per il gruppo che vive il borgo quotidianamente è palpabile: «La bocciatura di Collescipoli come uno dei Borghi più belli d’Italia è un colpo durissimo per
l’immagine di Collescipoli, forse più della chiusura del corso di Economia, fatto che il Comune può correggere agli errori fatti facendo rispettare le normative, intervenendo sulle manutenzioni, smettendo di voler compiacere a chiunque, con il risultato finale di contribuire all’abbandono del borgo», chiosa L’Astrolabio.
