di Daniele Bovi
Sarà l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Perugia, Giuseppe Lomurno, a tentare un’ultima mediazione con il sindaco della città Wladimiro Boccali per cercare un ammorbidimento delle misure contenute nell’ordinanza che impone il blocco totale del traffico per questo weekend. L’assessore lo ha promesso alle associazioni dei commercianti perugini (Confcommercio, Cna, Confartigianato e Confesercenti) riuniti giovedì pomeriggio e sul piede di guerra per le misure prese dal Comune contro il blocco del traffico che, spiegano loro, colpiscono proprio quei giorni di massimo afflusso nei negozi. «L’assessore – riferisce a Umbria24.it Sergio Mercuri, presidente di Confcommercio Perugia – ha preso tempo fino a domani mattina per vedere se è possibile fare qualcosa. Magari si potrebbe applicare l’ordinanza solo domenica replicando i provvedimenti domenica prossima. Vedremo se sarà possibile, noi rimaniamo in attesa».
Rifondazione dice no Un no chiaro e forte alla chiusura del traffico intanto arriva dal gruppo comunale di Rifondazione Comunista. Per Emiliano Pampanelli e Carlo Fabbri la soluzione futura deve essere quella di aumentare il lavaggio delle strade e, nei casi in cui lo stop al traffico si renda indispensabile, di consentire comunque la circolazione dei residenti, visto che l’inquinamento atmosferico è determinato sostanzialmente dai pendolari.
Ritarare il provvedimento «In merito al provvedimento del blocco del traffico, il gruppo consiliare di Rifondazione comunista chiede il suo immediato ritiro perché frutto di politiche ambientali che, alla luce di un abbassamento sensibile dei livelli di pm10 nell’aria, sono incomprensibili e che danneggiano i cittadini. Proprio l’abbassamento dei livelli di inquinamento atmosferico di questi giorni rappresenta l’impossibilità di fare delle previsioni a 15 giorni».
Residenti liberi «Pensiamo – continuano Fabbri e Pampanelli – che se in futuro dovesse rendersi necessario un blocco del traffico questo preveda la possibilità da parte dei residenti di muoversi liberamente con le proprie auto, poiché i problemi dell’aria sono causati dal traffico settimanale dei pendolari, dai mezzi commerciali, dai riscaldamenti domestici e industriali e dall’uso domestico delle biomasse (termocamini e stufe al pellet) che producono oltre il 25 percento di Pm10. Abbiamo consegnato questa mattina un ordine del giorno che chiede di aumentare, anche con cadenza giornaliera, il lavaggio delle strade, soprattutto quelle più interessate dall’inquinamento, nelle ore notturne affinché le polveri sottili che si depositano a terra finiscano nel sistema fognario e, accumulandosi, non ritornino a circolare nell’aria».
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