I genitori dei figli in cielo

Oltre cento tra mamme e papà che hanno perso i propri figli sono arrivati sabato a Roccaporena (Cascia) dove l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, ha celebrato il Giubileo dei genitori dei figli in cielo: «La ferita che portate dentro, non si rimarginerà mai, ma camminando nelle vie che il Signore ci pone dinanzi si può cicatrizzare e per questo abbiamo pensato di fare memoria dei vostri figli e di pregare per loro in un una giornata segnata da un velo di tristezza e da una carica di speranza».

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Giubileo dei genitori dei figli in cielo Genitori colpiti dalla perdita più dolorosa hanno raggiunto il paese natale di Santa Rita, che pure ha pianto la morte dei suoi due figli Giangiacomo Antonio e Paolo Maria, da diverse parti d’Italia come Marche, Molise e Sicilia, oltre naturalmente all’Umbria. Tra di loro mamma e papà che hanno perso i figli da oltre venti anni e chi invece fa i conti con un dolore insanabile da qualche mese o perfino da poche settimane. Genitori anziani, alcuni senza più neanche il coniuge, e altri giovanissimi; c’era chi aveva perso il figlio in un incidente stradale, chi a causa della malattia, chi per suicidio. Ma tutti hanno ascoltato con attenzione Andreana Bassanetti, psicoterapeuta e psicologa clinica, ma soprattutto presidente nazionale dell’associazione Figli in cielo, una comunità di famiglie che hanno vissuto la perdita di un figlio e desiderano essere vicini a chi sta vivendo la stessa dolorosa esperienza perché nessuno sia solo in un momento così difficile e oscuro.

L’incontro con Andreana Bassanetti L’associazione Figli in cielo è stata fondata dalla stessa Bassanetti nel 1991, dopo la perdita della figlia Camilla e si inserisce nei cammini pastorali delle diocesi italiane, essendo presente in tutto il territorio nazionale e in molti paesi stranieri: «Quando incontro i genitori che hanno perso un figlio – ha detto la Bassanetti – parto da questa domanda: vostro figlio c’è o non c’è? Diciamo che per la metà c’è e per l’altra no, ma da qui si inizia a camminare certi che il Signore farà la sua parte, dandoci tutte le risposte, aiutandoci a scoprire la verità dentro di noi, capendo la nostra iniziale e normale ribellione a tutto e a tutti, anche a Lui». L’incontro si è concluso con la chiarificazione della missione nella Chiesa dei genitori che hanno perso i figli: «Dobbiamo – ha detto la Bassanetti – annunciare la resurrezione di Gesù e viverla, diventare lampade di testimonianza nella Chiesa».

Le celebrazioni È seguito un momento in cui chi lo ha desiderato ha condiviso la propria triste storia con gli altri. Dopo un pranzo in fraternità, c’è stata la visita ai luoghi ritiani di Roccaporena, in particolare alla chiesa di San Montano dove sono sepolti i figli di Santa Rita. Alle 17 è seguito il passaggio della Porta Santa della Misericordia e la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Boccardo che, al termine, ha annunciato l’avvio ufficiale in Diocesi del gruppo Figli in cielo che sarà seguito da don Mario Giacobbi, parroco emerito di Cortaccione di Spoleto, e si ritroverà per la celebrazione della messa e per un incontro il terzo venerdì di ogni mese alle 21 presso la chiesa di S. Ponziano a Spoleto.

La preghiera composta da monsignor Boccardo A ogni mamma dei figli in cielo è stata consegnata una rosa rossa, simbolo della spiritualità ritiana. Il presule per l’occasione ha composto una preghiera per i figli in cielo che i genitori possono recitare ogni giorno: O Dio, autore della vita, alla tua bontà paterna affidiamo i nostri figlioli, troppo presto strappati all’esistenza. Grande è il vuoto che hanno lasciato nel nostro cuore e nella nostra casa. Pur tra le lacrime e nella sofferenza, ci consola la certezza che ora essi vivono in te e continuano misteriosamente una presenza d’amore accanto a coloro che li hanno amati in terra. Per intercessione di Santa Rita che ha pianto i suoi figli, accogli i nostri ragazzi nel tuo abbraccio di misericordia e concedi a noi fortezza e speranza, nell’attesa operosa del giorno in cui ci ritroveremo insieme nella tua casa. Amen.

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