Nei giorni di Pasqua l’Umbria farà registrare grandi numeri, confermando un trend di crescita del settore turistico. Questo dicono gli operatori del settore guardando alle prenotazioni per questi giorni di festa, partiti con timidezza e cresciuti in prossimità delle festività pasquali. Si va verso una copertura delle strutture tra l’80 e l’85 percento secondo quanto ha spiegato Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi. A cui si aggiunge un’altra buona percentuale, tra il 5 e il 7% come last minute. Ma i numeri più interessanti si stanno registrando in attesa del ponte del 25 aprile. E, più in generale, per il prossimo mese di maggio. Le strutture umbre vanno verso il tutto esaurito con una crescita delle richieste da parte degli stranieri che, se durante l’arco dell’anno rappresentano il 25% dei turisti in Umbria, a partire da aprile raggiungono quota 50%.

Gli stranieri Crescono in generale le richieste di tour operator americani, ma viene considerata buona anche la presenza di tedeschi e inglesi, molti dei quali hanno in Umbria anche seconde case. Si registrano segnali di crescita anche per i francesi e ritornano a farsi vedere gli asiatici, da lungo tempo assenti, per le lunghe conseguenze della pandemia. Non soltanto di cinesi. Ad esempio cresce la domanda turistica in Umbria da parte di turisti sudcoreani. Segnali di presenza nelle nostre città d’arte si segnalano anche per turisti provenienti dai paesi dai quali sono state attivate rotte aeree con l’aeroporto San Francesco di Perugia. Accade, ad esempio con i maltesi.

Le località Infine le mete più gettonate sono quelle note, ma crescono anche altre meno raggiunte dai flussi turistici di massa. Assisi continua a fare la parte del leone, in un trend di crescita molto positivo, particolarmente, come da tradizione, nel periodo di Pasqua. A Perugia diventano interessanti i segnali delle prenotazioni a cavallo tra il Festival del giornalismo e il ponte del 25 aprile, con buona occupazione delle strutture anche per i giorni del 18 e 19 aprile. Buoni segnali anche tra Gubbio e Orvieto, come a Todi e nei laghi del Trasimeno e Monteluco, mentre qualcosa ritorna a muoversi anche a Spoleto dopo un lungo periodo di forte crisi. Dinamiche interessanti di prenotazioni e in generale di presenze si registrano anche tra Bevagna e Montefalco, nel distretto turistico del gusto, tra cantine e ristoranti.

Da sapere Non sono tramontate le problematicità, soprattutto quelle legate alla disponibilità di lavoratori. Gli operatori turistici continuano a rappresentare difficoltà nel reperimento di professionalità in grado di rispondere a un turismo esigente e qualificante. Infine se le strutture alberghiere, colpite duramente dalla pandemia, non sono cresciute, anzi, si sono ridotte per via della crisi economica, crescono le strutture extralberghiere, a partire dalle aree centrali cittadine, ai borghi. Sempre più b&b agganciano il mercato turistico on line.

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