Il Cup dell’ospedale di Perugia (©Fabrizio Troccoli)

«Sanità col trucco per l’Umbria. Lo ha dimostrato il Corriere della Sera, nella recente inchiesta sui numeri delle liste d’attesa delle prestazioni delle regioni italiane. Un’inchiesta che ha dimostrato quello che noi denunciamo da tempo e che cioè la sanità umbra arranca, nonostante la Giunta regionale si affretti a vendere fumo e a parlare di risultati fantasmagorici sempre nel prossimo futuro». Così il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd – vicepresidente commissione Sanità) commenta «i numeri che mettono l’Umbria tra le Regioni che adottano questo sistema particolare di comunicazione e conteggio delle attese delle utenze».

«L’inchiesta – spiega Bori – ha svelato che i tempi di attesa monitorati dalle Regioni prendono in considerazione il numero di giorni che trascorrono dalla chiamata del paziente al call center (cup) per prenotare alla data dell’appuntamento. Se però la risposta è che in quel momento non c’è posto, lo invitano a telefonare nuovamente dopo una settimana o due, la data che farà fede è quella della seconda chiamata, nella quale l’operatore fisserà effettivamente l’appuntamento. Della prima richiesta del paziente non resta traccia, anche se in realtà la sua attesa è iniziata da allora. In questo modo però tutti i tempi di prenotazione risultano più brevi. Attraverso questo sistema, quasi tutti quelli che prenotano ottengono la prestazione nei tempi previsti, per il semplice fatto che il calcolo non viene fatto dalla prima telefonata, ma da quella fortunata in cui viene fissato l’appuntamento».

«Questo – prosegue Tommaso Bori – è uno dei tanti modi in cui non si garantisce la sanità pubblica e quindi il diritto alla salute, ed è per questo che stiamo lavorando affinché il diritto alla salute sia garantito per tutte e tutti. L’obiettivo è garantire una sanità pubblica, gratuita e universalistica, per tutti. Il trucco usato dalla Regione è uno stratagemma di basso livello per nascondere l’inconcludenza di questi anni, quando non è stato assunto il personale sufficiente e le riforme tanto sbandierate sono rimaste lettera morta. Il tema della sanità pubblica – conclude – è dunque un argomento che porteremo avanti, con più forza, nei prossimi mesi perché gli umbri non meritano di essere abbandonati. Come invece sta facendo questo centrodestra, al governo della Regione e del Paese».

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.