di Marta Rosati

L’impatto visivo è straordinario. La sua figura slanciata acquista un valore aggiunto grazie alla particolare acconciatura, una lunga treccia avvolta sul capo le scende sul lato destro del collo; i suoi zigomi perfetti  si accendono ogni volta che le si apre un sorriso, ha un fascino che osando qualcosina potrebbe definirsi egizio. Ha uno stile unico, una voce inconfondibile e sensuale ed è supportata da un’orchestra strepitosa, tutto quello che basta per incantare il pubblico dell’Anfiteatro, dove ci sono spettatori di tutte le età, coinvolti e appassionati allo stesso modo.

Nina Zilli L’artista fa tappa a Terni nel corso del suo ‘Frasi & Fumo tour’. Appare dolce, spontanea e genuina. «Si troppu bella!» le grida ‘in ternano’ un uomo dalle prime file e lei simpaticamente riprendendo il tono goffo risponde «Grazieee!», suscitando il riso di tutti. Entra in scena con un abito verde morbido legato un vita da una cinta crema, stesso colore dei sandali col tacco che indossa ai piedi, poi tra una canzone e l’altra indossa un grande cappello scuro, poi finisce per cambiare totalmente stile: abito cortissimo, sportivo, con stivaletto basso e cappello rosso traforato fino all’ultimo vestito della serata: shorts e top color jeans, con vertiginoso tacco ai piedi, decoltées rosse.

NINA ZILLI A TERNI: FOTOGALLERY

Successi I brani più conosciuti li lascia volentieri cantare al pubblico, le piace sentire il calore della gente che è lì per lei: «La musica rappresenta molto per me – dice verso la fine del concerto – vuol dire sogno, impegno, libertà, passione. C’è musica in casa quando mi esercito da sola, musica alle prove, ma poi ci siete voi – dice alle persone accorse all’Anfiteatro – ed è il momento più bello». Tra le sue cover più amate propone ‘Se bruciasse la città’ di Ranieri e ‘Il pagliaccio’ di Celentano. Apprezzato il suo modo di fare quando sbaglia i tempi di attacco perché non le arriva l’audio della band, fa un cenno al fonico poi guarda davanti a sé e grida: «Aiutami Terniiii».

Pubblico È una Nina forte quella che canta ‘Penelope’: «Questa la dedico a tutte le femmine, quelle vere, non quelle che sognano di fare le principesse» poi un altro è «per tutti quelli che non restano inermi di fronte alle ingiustizie del capitalismo, per i giovani perché in qualche caso hanno perso pure la speranza». Vuole sentire talmente forte e vicina la gente di Terni che si concede anche una passeggiata tra gli spettatori, anche questo la rende particolarmente apprezzata, del suo talento canoro forse non serve neppure parlarne. Il concerto che propone nella Conca alterna ritmi soul a brani più frizzanti e la musica dei suoi compagni di viaggio rende tutto perfetto, al termine dell’esibizione presenta i membri dell’orchestra uno ad uno lasciando trasparire il rapporto di complicità e stima che li tiene uniti poi torna sul palco, li prende tutti per mano e insieme salutano l’Anfiteatro in musica: «Testa, spalla, baby one two three».