di C.P.
«Quando mi hanno chiesto quale fosse il mio sogno nel cassetto ho esitato. Forse questo modo di dire non deriva proprio dal fatto che forse un po’ vogliamo nasconderlo?». Così, Beatrice Savignani, 19enne ternana, di ritorno da Taormina dove è stata eletta vincitrice del concorso nazionale ‘Una ragazza per il cinema’. Una vittoria inaspettata che, in pochissimo tempo, l’ha portata a stravolgere i suoi piani per il futuro. Aveva persino pagato la prima rata d’iscrizione al corso di laurea in economia, ma per lei ora si apre una nuova strada.
‘Una ragazza per il cinema’ Beatrice indossava il numero 47 quando è stata eletta vincitrice al teatro antico di Taormina. «Sinceramente non me lo aspettavo, nell’aria c’era molta competitività e per me era la prima volta», racconta ai microfoni di Umbria24. «Su consiglio di mia zia Emanuela Aureli, lo scorso 6 agosto ho partecipato alle selezioni regionali. Poi una settimana di fuoco a Taormina. Non sapevo nulla di quello che avrei dovuto fare, quindi mi sono buttata». ‘Una ragazza per il cinema’ spiega Beatrice «non è solo un concorso di bellezza, ma anche del talento». Musica, canto, ballo, recitazione, la 19enne ternana si è trovata a fare i conti con una realtà per lei del tutto inedita.
Famiglia Pochi secondi prima di entrare nella sala dei giudici la chiamata alla mamma: «Mia madre non è mai stata troppo d’accordo, ma in quel momento i suoi consigli sono stati preziosissimi. Ero molto agitata e lei mi ha detto: ‘Ѐ un gioco, sii te stessa. Ricordati perché vuoi fare recitazione’». Ed ecco che Beatrice spiega di aver avuto una sorta di epifania e di fronte ai giurati decide di seguire i consigli materni. «Ho raccontato di quando durante il lockdown ero isolata, chiusa in una casa di campagna con mia mamma. Annoiata ho iniziato a fare dei video divertenti che inviavo sulla chat di famiglia e che, comunque, riscuotevano un certo successo. Raccontavo episodi esilaranti della vita in quarantena, in cui un po’ tutti abbiamo sofferto. Sono una persona resiliente, che cerca di affrontare i momenti di difficoltà con ironia e questo era il mio modo per esorcizzare l’isolamento».
Recitazione Ma la vera illuminazione la 19enne racconta di averla avuta proprio durante il concorso: «Grazie alla vincita di una borsa di studio per un’accademia di recitazione a Roma, ho realizzato quanto mi piacesse questa strada. Sono stata sempre affascinata dal mondo dello spettacolo, ma forse ho anche un po’ silenziato questa passione nel tempo». Infatti, racconta Beatrice anche la scelta del liceo classico in cui si è da poco diplomata non è stata casuale: «Ogni anno avevamo due settimane nelle quali mettevamo in piedi una rappresentazione teatrale della quale eravamo attori, registi e sceneggiatori».
Talento Corona in testa, è innegabile che il talento di Beatrice sia proprio la recitazione, che l’ha portata a dominare sulle altre concorrenti. «Durante la prova talento ho scelto di mettere in scena il monologo di Giulietta della tragedia shakespeariana. Mi ritrovo molto in questo personaggio, che pur di scappare dalla realtà è disposta a tutto. Un po’ come me quando ho dovuto ricominciare dopo la pandemia o di ritorno dall’anno all’estero. Un’esperienza arricchente e formativa, ma quando sono tornata ogni cosa era sempre uguale e per me ricominciare è stato un grande sforzo. Inoltre – prosegue la 19enne – mi rivedo molto nel personaggio per questo suo andare contro tutto e tutti». Ed infine «la scelta è ricaduta proprio su quell’opera perché sin da piccola ho adorato la trasposizione di Zaffirelli». E chissà, magari un giorno da un balconcino di qualche teatro si affaccerà proprio Beatrice nei panni di Giulietta.