Un mastello per la raccolta differenziata

«Ci sono voluti decenni di lotte contro gli inceneritori per portare Terni ad essere un modello virtuoso a livello nazionale, ma sono bastati tre mesi di Bandecchi per riportare la città indietro di 20 anni». Così il consigliere regionale Thomas De Luca (M5s) all’indomani dalle dichiarazioni via social del sindaco di Terni Stefano Bandecchi. Ѐ proprio con un video online che martedì pomeriggio il primo cittadino ha annunciato: «Entro il 2024 via la raccolta porta a porta, arriveranno bidoni e chiavette».

M5s «Smantellare il sistema di raccolta porta a porta, come il sindaco di Terni ha annunciato di voler fare, avrà una sola conseguenza: ridurre la quantità di raccolta avviata a riciclo e aumentare la quantità di rifiuti indifferenziati per alimentare inceneritori e discariche». Queste le parole del coordinatore umbro dei pentastellati De Luca. «Si palesa in questo modo un patto tra Bandecchi e la giunta regionale per allineare il territorio ternano al nuovo Piano dei rifiuti che porterebbe la Conca e il polo di Maratta ad essere il camino unico del centro Italia. La monetizzazione della salute rende intollerabile che Terni possa raggiungere l’80% di raccolta differenziata come accaduto nel luglio 2023. Perchè questo toglierebbe da mangiare all’inceneritore previsto nel nuovo Piano regionale dei rifiuti.

Polemica «Bandecchi così decide di smantellare la raccolta porta a porta anzichè intervenire sui condomini per migliorare la qualità della differenziata, introdurre nuovi sistemi per tracciare i conferimenti ed attuare una vera tariffa puntuale. Appare difficile – puntualizza De Luca – non notare come l’unico soggetto che guadagnerà da questa scelta sarà proprio Acea che gestisce sia la discarica ‘Le Crete’ di Orvieto, sia l’inceneritore di Maratta che si candida ad essere camino unico per bruciare a Terni i rifiuti dell’intera regione. Ci chiediamo come sia possibile cambiare radicalmente quanto contrattualizzato in seguito all’appalto da oltre 300 milioni per la gestione della raccolta, accordo in vigore dal 2014 e valido fino al 2029».

Sinistra Italiana Sulla questione interviene anche Alfonso Morelli del circolo di Terni, Narni e Amelia: «Non scherziamo sui rifiuti. Le dichiarazioni del sindaco sono allarmanti e senza una visione complessiva del tema. Se si smantella il sistema porta a porta, faticosamente e meritoriamente attuato dalla cittadinanza, bisogna essere consapevoli che è certa una chiusura del ciclo dei rifiuti verso l’incenerimento. Ripensare l’attuale modello di raccolta significa abbandonare definitivamente qualsiasi ambizione di sviluppare un’economia basata sulla circolarità e recupero delle materie prime. Non esiste nessun nesso tra la necessità di smantellare il sistema porta a porta con quello di contrastare l’evasione della Taric, che invece necessiterebbe di una ripensamento in termini di equità. Bisognerebbe invece rilanciare con innovazione e qualità del lavoro. Avere l’ambizione di essere capitale della sostenibilità. Su questi temi chiederemo una mobilitazione a tutte le forze democratiche e progressiste della città».

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