Cinque voti a favore due astensioni. È questo il risultato della votazione della Prima commissione consiliare che si è riunita giovedì mattina per valutare due varianti urbanistiche ritenute essenziali per il sì definitivo al progetto stadio-clinica a Terni. Ora serve l’ok del consiglio comunale e con quello l’architetto Piero Giorgini, incaricato come Rup del progetto, andrà alla conferenza dei servizi convocata per il 6 luglio in Regione per il semaforo verde alla costruzione del nuovo stadio Liberati. Intanto si accende il dibattito politico.

Nodo area commerciale Non tutti però sono proprio contenti di questo progetto. A dare voto di astensione sono stati i consiglieri Alessandro Gentiletti (Senso civico) e Federico Pasculli (M5s). Decisone persa non tanto per l’idea del nuovo stadio o della clinica, l’attenzione della minoranza è puntata sull’area commerciale: «Questa città non ha bisogno di nuovo cemento da destinare ad esercizi commerciali – ha dichiarato Gentiletti ad Umbria24 -. Siamo invece allineati con la visione di Confcommercio  che voleva trovare per quell’area una destinazione diversa, ad esempio servizi alla persone e il presidente Bandecchi su questo era disponibile a rivedere insieme il progetto».

Confcommercio Anche la Confcommercio di Terni dice la sua:« In relazione alla odierna seduta della Prima commissione consiliare del Comune di Terni, appreso dalla stampa che, tra i punti all’ordine del giorno, figura l’esame della proposta della variante urbanistica, presentata dalla Ternana calcio Spa, con riferimento al progetto definitivo opera pubblica per la riqualificazione e valorizzazione dello stadio Libero Liberati e delle opere connesse ( su area di proprietà pubblica), nonché della parte privata relativa alla clinica/casa di cura, inviamo per vostra opportuna conoscenza la allegata lettera aperta, inviata nel maggio dello scorso anno da Confcommercio Terni al presidente della Ternana calcio Spa ed al sindaco di Terni. Come si evince dalla lettera, Confcommercio Terni ritiene la realizzazione del nuovo stadio e della clinica opere strategiche ed importanti per la valorizzazione della nostra città. Nel contempo manifesta forti perplessità rispetto alla costruzione ed insediamento di nuove strutture commerciali di medie dimensioni, ritenendo le stesse elementi fortemente invasivi e condizionanti riguardo l’equilibrio dei diversi format commerciali e quindi per i destini di molti piccoli negozi di vicinato. I 5.700 mq di nuove superfici commerciali oggetto della richiesta di variante, anche se singolarmente non potranno superare i 2.500 mq, si sommano agli oltre 5.000 mq in fase di realizzazione nell’ambito del progetto del PalaTerni . La presenza in una area a ridosso del centro, di oltre 10.000 mq di superfici commerciali produrrà l’effetto di ‘polarizzare’ e spostare definitivamente l’asse commerciale cittadino in questa zona, mettendo a terra definitivamente i piccoli negozi del centro. Il collegamento del sottovia previsto dal completamento del progetto del PalaTerni, presentato come soluzione per favorire il raccordo con il centro, nella migliore delle ipotesi rischia di essere ‘neutro’ ma, considerando la capacità gravitazionale di una così rilevante presenza di strutture commerciali, si è purtroppo indotti a ritenere che, in termini di acquisti, sposterà flussi di pedoni in modo unidirezionale dal centro verso l’area interessata dal progetto. L’intento della lettera inviata lo scorso anno ai soggetti interessati, era quello di immaginare che il progetto presentato potesse offrire una diversa ed innovativa occasione di rilancio e sviluppo del territorio cittadino, rivitalizzando un tessuto urbano indebolito dalla crisi. Si voleva stimolare una riflessione riguardo al crescente disagio sociale ed economico di una componente importante della nostra comunità: le giovani generazioni. Confcommercio fin da subito si è espressa auspicando che il progetto nuovo stadio/clinica potesse caratterizzarsi come strumento integrato per nuovi modelli di sviluppo sul piano sia economico che sociale».

‘Destinazioni diverse’ «Certamente però – prosegue la nota di Confcommercio – la creazione di nuove ed ulteriori destinazioni commerciali vedono la Confcommercio contraria. Suggerivamo e confermiamo quanto scritto nella allegata lettera, ovvero che il progetto prevedesse la presenza di destinazioni urbanistiche coerenti con altre attività di servizi, e non superfici di vendita se non per attività funzionali e limitate (es. merchandising, museo della Ternana, bar e ristorante). Si pensava ad un auditorium, ad attività nel settore sportivo, artistico /culturale, dell’istruzione/formazione, del tempo libero e dell’autoimprenditorialità giovanile. In virtù di quanto espresso nella lettera allora inviata, brevemente sintetizzato in questa nota, auspichiamo che il Comune di Terni, nelle sue articolazioni, con il progetto stadio/clinica si orienti verso la ricerca di una forte ed innovativa identità della nostra comunità, non prescindendo dalla difesa e promozione del proprio tessuto economico e sociale. Per questo ai rappresentanti istituzionali chiediamo di valutare compiutamente gli effetti della realizzazione di ulteriori superfici commerciali in quell’area, volendo prevedere prevalentemente destinazioni diverse (es. servizi), nel convincimento assoluto della bontà del progetto stadio- clinica, occasione unica per realizzare un efficace processo di rigenerazione urbana, con rilevanti e diffuse ricadute positive sul piano economico e sociale per l’intera comunità ternana, se interpretato nella giusta maniera».

Si accende lo scontro politico Festa grande invece per la giunta Latini. La vicesindaca Benedetta Salvati ha pubblicato sulla sua pagina Faceboook un post dopo il sì della commissione:  «Un grazie di cuore – scrive – da parte mia come assessore ai Lavori pubblici ma se posso permettermi di farlo anche da parte di tutta la città che spera nella realizzazione di questo progetto per il grande lavoro portato avanti dagli uffici del Comune di Terni guidati dal dirigente dei lavori pubblici Giorgini». Post che non è passato inosservato alle opposizioni che replicano: «La vicesindaca gioca con le parole e con le speranze della città – scrive Gentiletti sempre in un post -. Attacca a testa bassa me e il consigliere Pasculli per l’astensione di oggi in prima commissione. Non menziona che la variante urbanistica approvata prevede altri 5mila e 700 metri quadri di attività commerciali.  L’assessora dimentica di dire nel suo post che le associazioni di categoria avevano fatto proposte diverse per quell’area e il presidente Bandecchi aveva aperto a quei suggerimenti di visione. Invece lei e la giunta hanno ignorato sia le prime che la disponibilità del secondo, non facendo nulla in questo anno e mezzo. Evidentemente intendono alzare bandiera bianca sul progetto originario della clinica come strumento principale di sostegno finanziario dell’opera, a cui anche le opposizioni hanno votato a favore del pubblico interesse. Mettono le mani avanti per non cadere indietro».

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