Fabinho ieri sera contro il Levante (foto F.Troccoli)

di Mario Mariano

Limitare i danni e non solo. Contro la formazione spagnola del Levante, dove giocano elementi di caratura internazionale (un nome per tutti, Ballestreros) il passivo è stato contenuto (2-0) e dunque il primo obbiettivo è stato centrato. Ma è sul «non solo» che si può e si dever argomentare: chi questa squadra l’ha costruita pezzo su pezzo, smontando quella della passata stagione, facendo scelte impegnative, l’ultima delle quali riguarda l’attaccante titolare, non può che rallegrarsi per ciò che il nuovo Perugia ha fatto vedere sia a Spoleto contro la Juve Stabia che al Curi contro il Levante. Soddisfazione che ha riguardato anche i 4 mila presenti per il vernissage di apertura della stagione.

Perugia di qualità Al cronista l’obbligo di mettere in campo tutta la prudenza necessaria per analizzare amichevoli di questo livello perché, è cosa nota, gli stimoli di voler fare bella figura appartengono più alla squadra di categoria inferiore, anche se va detto che gli spagnoli hanno pigiato sull’accelleratore fino nal 90′ provando ad incrementare il risultato. Il Perugia pur contro un avversario ancora più forte di quello della settimana prima, ha meritato apprezzamenti sia per le qualità dei singoli che nello sviluppo del gioco. Atteso che Martella ha fugato alla svelta le perplessità della prima uscita, a conferma dei limiti del calcio estivo, con buon sincronismo tra la fase difensiva e quella propositiva, a fare la parte del leone è stato il giovane Politano che, sulla fascia, prima destra e poi a sinistra ha dimostrato di aver «gamba» e facilità di palleggio che confermano la bontà del vivaio romanista.

Esposito-Carloto Prima del goal, scaturito da una leggerezza di Cacioli, che almeno una volta a partita si distrae anche giocasse contro i ragazzi del Penna Ricci, il Perugia ha mostrato il meglio di sé con Clemente che in fatto di tecnica pura era quello che più si avvicinava agli avversari. A voler cercare il pelo nell’uovo si è visto che Esposito e Carloto hanno caratteristiche quasi identiche e dunque, ad occhio nudo, l’accoppiata ha poche probabilità di essere utilizzata in campionato. Non è un caso perciò che Battistini, anche stavolta, abbia ripetuto l’esperimento di arretrare il brasiliano in difesa per dare un segnale forte, che va letto cosi: nessuno può sentirsi sicuro della maglia da titolare, ogni ruolo può e deve avere delle alternative.

Ciofani, la ciliegina Ma il difficile per il tecnico che fino all’ultimo ha sperato nell’arrivo di Ciofani viene adesso: non che Battistini abbia avuto la strada spianata negli ultimi due anni, ma è chiaro che adesso ha l’obbligo di piazzare la ciliegina (Ciofani appunto), sulla torta. All’apparenza sembra impresa facile, ma lo è solo sulla carta. Occorrerà valutare il perché ed il percome il funambolico Ayres, alias Fabinho al momento sembra essere rimasto in Brasile, così come occorrerà capire la posizione di Clemente e se Cenciarelli abbia davvero la giusta personalità per insidiare qualche centrocampista più accreditato di lui. In conclusione, il nuovo Perugia è nato sotto una buona stella, ma in frigorifero Battistini ha di tutto e di più e terminata la fase degli esperimenti toccherà a lui servire le pietanze migliori.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.