di Giovanni Baricca
Otto, nove, dieci punti per tornare in vetta. A partire dalla gara con la Carrarese «che, visti periodo e classifica, vale almeno quanto quella già disputata con l’Avellino». Il dt dei biancorossi Alvaro Arcipreti non si nasconde, non usa perifrasi a sei giorni dal match casalingo con i toscani. E sprona i suoi: «Ci attende un mese importante, cruciale. Replicare quanto fatto nelle prime quattro giornate (tre vittorie e un pareggio, ndr) significherebbe primo posto». O giù di lì. Il calendario del Perugia dice Carrarese, poi Latina in trasferta, quindi Catanzaro e infine Frosinone.
Il cammino Avversari tosti? «In questo campionato, nel quale chi è quintultimo (la Paganese, ndr) si trova a quattro punti dalla zona promozione, non esiste appuntamento da prendere sottogamba» risponde, perentorio, il direttore dell’area tecnica biancorossa. «Ma gli ostacoli più duri, oramai, li abbiamo superati. Dobbiamo approfittare del fattore campo nel prossimo futuro. E riprendere il sentiero imboccato a inizio stagione». Forti di un organico finalmente al completo (o quasi: «Liviero potrebbe recuperare prima del previsto, i medici sono ottimisti») e dei segnali positivi offerti dalla squadra nelle ultime uscite. «Del resto, poi, – ammonisce Arcipreti – con la Carrarese non ci resta che vincere -. Quattro-due-tre-uno, quattro-tre-tre… i moduli contano poco. Battistini potrebbe pure riproporre il 4-4-2 coi gialloblù. La scelta, in fondo, è solo sua. Cenciarelli sta bene e potrebbe farcela, Lebran è a posto. Il mister non ha che l’imbarazzo della scelta».
DOMENICA LA MESSA IN RICORDO DI RENATO CURI
L’orizzonte Oltre la tattica e gli interpreti del momento, saranno il cuore e la testa dei grifoni a fare la differenza. «Non devono esistere personalismi, in questo momento. Non esistono interessi particolari quando di fronte si ha un obiettivo importante come il nostro – il monito di Arcipreti -. Staff tecnico e società si stanno impegnando affinché i ragazzi capiscano questo: dobbiamo vincere. Punto». Niente mal di pancia, dunque, neppure per «Re Mida». «Ultimamente è stato fatto oggetto di qualche critica, ma in fondo non è partito titolare soltanto in un’occasione. Tenere fuori un campione del genere non deve essere stato facile per l’allenatore. Ma a volte capita. Clemente è fondamentale per questa squadra, lo è stato in passato e lo sarà pure in futuro. Ci sono mancati i gol degli attaccanti, finora? Vero. Ma i gol di Politano ci hanno tenuto a galla. Fidatevi, Giampiero, come d’altronde pure Daniel e Romano (Ciofani e Tozzi Borsoi, ndr) torneranno segnare molto presto». I grifoni sono tornati ad allenarsi martedì, a porte chiuse, sul campo centrale dell’antistadio. Giovedì, a Perugia, l’amichevole con i toscani del Terontola (Prima categoria).