di Mattia Farinacci

In casa Ternana e più in generale a Terni è tempo di metabolizzare la retrocessione avvenuta nella serata di giovedì. A presentarsi alla stampa nella tarda mattinata di giovedì ci ha pensato il direttore sportivo Stefano Capozucca e il capitano della squadra Marco Capuano. Entrambi affranti per l’esito finale del campionato, il ds ha esordito così in conferenza: «Da questa retrocessione ne esco con le ossa rotte perché poteva essere una delle più belle soddisfazioni della mia carriera e invece è una delle mie delusioni più grandi. È una squadra composta da veterani ma anche da figlioli che ho visto piangere nello spogliatoio. Se siamo retrocessi qualcosa di diverso potevamo fare, anche se nella mia testa bastavano 41-42 punti. Sicuramente abbiamo fatto errori».

Le parole del ds Capozucca ha poi proseguito riportando anche lo stato d’animo del Presidente Guida: «Dire che il Presidente è sotto un treno è dire poco. Ci vedremo martedì o mercoledì per parlare. Abbiamo sofferto tanto dopo ieri e non ho chiuso occhio perché non era una squadra normale questa. Ho avuto uno sfogo anche emotivo. Il presidente merita un plauso anche a livello umano, spesso è stato criticato per vicende finanziarie ma merita il mio rispetto perché si è sempre comportato in maniera esemplare ed è lui il primo a soffrire. Vedremo insieme le prospettive del futuro. È la sua prima avventura nel calcio ed era molto entusiasta. Dopo Bari era sicuro di salvarsi e quindi la delusione è tanta». In casa Ternana si aprono dunque tante riflessioni sul prossimo futuro, che potrebbe non coinvolgere lo stesso direttore: «In questo momento sono molto confuso, ho dato molto quest’anno. Sono 43 giorni che non vado a casa. Ho bisogno di riposarmi la mente. Anche i giornali non hanno mai dato un aiuto a questa squadra. In questo momento ho bisogno di parlare con Capozucca che in questo momento non è lucido. A chi ha vissuto lo spogliatoio con me ho voluto bene. Avrei dato 2 anni della mia vita per salvarmi quest’anno perché ci tenevo tanto. La prima intenzione sarebbe di non lavorare proprio più ma adesso non sono lucido e nei prossimi giorni vedremo».

I tifosi e Lucarelli Prima di concludere, Capozucca si è soffermato sulla scelta di non esonerare prima Lucarelli: «Sono comunque contrario agli esoneri e la mia storia lo ha sempre dimostrato. Il lavoro di Breda va apprezzato perché parlano per lui i numeri. Il rammarico è di non essere arrivato per fare venire prima i ragazzi. Se guardiamo la formazione che ha giocato contro la Samp e quella di ieri abbiamo cambiato quasi tutti. Abbiamo fatto una rivoluzione per vari motivi ma arrivando a luglio non è stato facile». Il ds ha voluto infine soffermarsi sui tifosi per ringraziarli: «Sul pubblico niente da dire, lo devo ringraziare perché ieri c’era un tifo meraviglioso, una platea importante ed è questa la delusione più grande: non avergli regalato questa soddisfazione. Mi dispiace che se la siano presa con i ragazzi che hanno dato tutto però è anche normale che sia così, ad Ascoli ci sono stati addirittura degli scontri. Ma li devo ringraziare perché sono sempre stati vicini alla squadra e hanno sempre incitato i ragazzi, anche a La Spezia. Non mi aspettavo neanche questa affluenza che invece c’è stata ed è stato molto bello».

Le parole di Capuano Anche capitan Capuano è intervenuto ai microfoni della stampa per spiegare, per quanto possibile, le motivazioni dello psicodramma sportivo vissuto ieri sera: «Ieri magari è mancata la reazione che dovevamo avere e che invece abbiamo sempre avuto. Oltre alla retrocessione comunque sono state fatte tante cose belle che poi però non sono servite. Fa molto male. Ero il primo a credere nella salvezza. Era difficile da inizio anno con l’acqua alla gola. Ma comunque ho ringraziato tutti perché abbiamo dato speranza quando all’inizio ci davano per spacciati anche peggio di Lecco e Feralpisalò. Abbiamo fatto 43 punti con i quali l’anno scorso ci siamo salvati. Abbiamo fatto i play out con il Bari che l’anno scorso con la stessa squadra ha sfiorato la Serie A, abbiamo lottato con lo Spezia che l’anno scorso era in Serie A e con l’Ascoli che si è sempre salvato. Più in generale in questo campionato siamo partiti lenti e abbiamo perso tanti punti rispetto agli altri. Siamo partiti con gente che poi è andata via e sono arrivati ragazzi bravissimi ma non preparati fisicamente e alla prima esperienza tra i professionisti. Una volta che la squadra ha preso lo scheletro la Ternana è diventata quella che avete visto negli ultimi 7-8 mesi. Senza questa rincorsa non avremmo fatto neanche i play out ma saremmo retrocessi direttamente». 

Il futuro e il pubblico Sul proprio futuro, invece: «Io ho un altro anno di contratto, ma i matrimoni si fanno in 2. Se la società ha un progetto e mi vorrà io sono qui a disposizione, ma come detto ci dovrà essere un progetto e una società organizzata. Prima faranno le loro valutazioni e vedremo il da farsi, ma io sono disponibile». Come il direttore, anche il capitano ha voluto infine ringraziare i tifosi per il supporto incondizionato: «Mi fa male tanto non aver dato soddisfazione a questi tifosi. Ci seguivano in 1000 anche fuori e all’ultima hanno riempito lo stadio, evidentemente qualcosa in noi hanno visto. Sarei stato il primo a fare festa in centro con la squadra e tutti i tifosi. Ma non è andata bene è così sono il primo a chiedere scusa perché voglio bene a questo ambiente e a questa gente che ci hanno sempre sostenuto».

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