Andrea Antonelli

di D.B.

«Oggi secondo turno di qualifica rovinato dal maltempo, quindi domani partenza dalla quarta piazza». «La mia dolce metà oggi si è comportata bene e abbiamo finito le prime qualifiche quarti!». Sono gli ultimi post lasciati da Andrea Antonelli sulla sua pagina Facebook, invasa domenica pomeriggio dal cordoglio e dai messaggi di conoscenti e dei tanti fan. La corsa di Antonelli si è definitivamente fermata domenica mattina sul circuito di Mosca quando, sotto una pioggia torrenziale, il pilota 25enne di Castiglione del Lago è scivolato ed è stato poi investito da un altro pilota che l’ha ucciso sul colpo. Come sempre, con lui, a Mosca c’era il padre Arnaldo che lo seguiva ovunque e che ha sempre appoggiato la passione del figlio.

L’INCIDENTE

Una comunità sconvolta Una notizia che piomba sulla tranquilla domenica di sole in una Castiglione del Lago piena di turisti. Una Castiglione «attonita» dice il sindaco Claudio Batino. «La morte di un ragazzo così giovane non lascia certo indifferente una comunità così piccola. Con lui abbiamo perso la nostra immagine più viva e fresca. Era un ragazzo – dice – disponibile e generoso, qualità che insieme alla notorietà metteva a disposizione per buone cause». Come ad esempio il corso di guida sicura lanciato nei mesi scorsi dalla Provincia di Perugia. Il sindaco Batino ricorda poi come Antonelli fosse anche iscritto alla locale sezione dell’Avis, della quale appoggiava le campagne per la donazione.

Una tragedia «E’ una tragedia che ci lascia attoniti, increduli e che ci colpisce, con ferocia, per tre volte. Prima di tutto – dice in una nota il presidente del Moto club Trasimeno Giandomenico Baldi – negli affetti più cari e profondi perché Andrea era il nipote del nostro dirigente e direttore di gara Paolo Burini. Poi dal punto di vista sportivo, perché Antonelli ha mosso con noi i primi passi nel motociclismo e benché, per percorsi di carriera, non fosse più tesserato con il Trasimeno, continuavamo a considerarlo uno di noi. E infine perché, da organizzatori, veder morire un ragazzo di 25 anni mentre sta praticando in pista il suo sport preferito è sempre e comunque motivo di indescrivibile sgomento».

Un ragazzo solare «Conosciamo Andrea da quando era piccolo, da quando il papà Arnaldo – continua ricordando come solo domenica scorsa Antonelli fosse a Gioiella a seguire una gara regionale di motocross -, convinto dall’insistenza del figlio, cominciò ad informarsi sulle opportunità che il motociclismo sportivo offriva ad un bambino poco più che decenne. Lo abbiamo seguito, abbiamo gioito per i risultati che ha ottenuto e continuava ad ottenere e non gli abbiamo fatto mancare il nostro incitamento anche sulle piste quando, sia nel 2012 sia nel 2011, con l’Avis di Castiglione del Lago, di cui era testimonial, abbiamo organizzato il pullman per seguirlo nelle tappe italiane delle competizioni internazionali». «Era un ragazzo solare e ben voluto da tutti – scrive invece il Moto club di Spoleto, con il quale Antonelli era tesserato da tre anni -: un pilota emergente che con tenacia e determinazione stava inseguendo i suoi sogni a suon di ottimi risultati sui circuiti di tutto il mondo. E proprio a Mosca sabato Andrea aveva centrato il suo miglior risultato in carriera in qualifica, il quarto posto, nella serie iridata».

Marini: tutta l’Umbria colpita «Tutta la comunità umbra – scrive la presidente della Regione Catiuscia Marini – sportiva e non, è rimasta profondamente colpita dalla tragica morte di Andrea Antonelli, un grande talento del motociclismo ma soprattutto un campione amato e stimato anche come uomo». La presidente dell’Umbria esprime «profondo cordoglio», a nome suo personale e della giunta regionale, per la morte di Antonelli, dicendosi «particolarmente vicina ai genitori di Andrea e a tutta la comunità di Castiglione del Lago».

Guasticchi: una tragedia «Una tragedia – scrive in una nota il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi – che getta tutti noi nel più profondo sconforto. Ho seguito in televisione gli attimi che hanno preceduto l ‘incidente che è costato la vita ad Andrea e sono rimasto sconvolto. Il mio pensiero è subito andato al padre Arnaldo, angelo custode di Andrea in tutte le corse, alla famiglia e a tutti coloro che ne apprezzavano la generosità e tenacia». «Ho conosciuto e avuto modo di apprezzare la straordinaria umanità di Andrea e del padre Arnaldo Antonelli – prosegue – in occasione della campagna Guida sicura che la Provincia di Perugia lo scorso anno aveva assieme a loro ideato per sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto delle regole e sicurezza». «Non ci sono parole per descrivere il dolore che stiamo provando tutti in questo momento – conclude -, ci stringiamo attorno al padre Arnaldo e alla famiglia».

La vicinanza di Repace Arnaldo Antonelli, impegnato nel mondo dello sport come istruttore degli arbitri della Figc, sta ricevendo in queste drammatiche ore la vicinanza di molti. A nome del movimento calcistico dell’Umbria, il presidente del Comitato regionale della Figc Luigi Repace ha voluto esprimergli sentimenti di vicinanza e solidarietà: «Ci stringiamo all’uomo e allo sportivo Arnaldo e alla sua famiglia – ha detto Repace – nel ricordo del figlio Andrea; gli sia di conforto nell’affrontare questo immenso dolore l’affetto, l’amicizia e la stima che ci legano a lui per l’amore che ha dimostrato da sempre al mondo dello sport». «Sono vicino alla famiglia dello scomparso – scrive l’assessore regionale allo Sport Fabio Paparelli – e al suo team, così duramente colpiti dalla tragedia occorsa durante il gran premio di Mosca. Paparelli poi ha espresso «profondo cordoglio per quanto accaduto oggi. Antonelli – ha detto – era un talento di cui l’Umbria dovrà essere sempre orgogliosa come esempio di sportività e spirito di squadra».

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