«La fantasia è un posto dove ci piove dentro» con questa frase di Italo Calvino si presenta la lettera inviata dal sindaco di Perugia ai bambini che entrano per la prima volta a scuola. «Vorrei che la scuola diventasse per te una specie di seconda casa, anzi una casa più grande, più ricca, più bella di ogni altra. Una casa colorata, abitata da molti altri bambini, un luogo un po’ magico dove sarai accolto dai sorrisi degli insegnanti e di tanti nuovi amici…». Il sindaco ricorda come anche la sua bambina, quest’anno, vivi il so primo anno di scuola. Interpreta poi la frase di Calvino come un gesto da compiere, quello cioè di annaffiare la fantasia, coltivarla come una piantina. Ma poi chiede ai bimbi che interpretazione ne danno loro di questa frase. E li definisce «grandi cittadini di domani»

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