Un festival letterario per dare «spazio, voce e visibilità alle peggior voci dell’”intellettualità” sovranista e di estrema destra». L’accusa del Pd di Todi è nei confronti dell’Amministrazione comunale guidata da Antonino Ruggiano, «egemonizzata – attaccano i dem – dalla destra più retriva e nostalgica, in grado di compromettere, ancora una volta, l’immagine della nostra città».
Ospiti di destra Al centro delle accuse c’è il “festival letterario” che si terrà dal 17 al 20 giugno. Il Pd identifica la connotazione della manifestazione dagli ospiti. «Stiamo parlando – si legge in una nota – tra gli altri, di Paolo Bargiggia (volto del giornalismo sportivo vicino a Casapound), di Alessandro Meluzzi (di cui possiamo apprezzare spesso su Rete 4 i deliri in fatto di vaccini, droghe e gender), di Marco Gervasoni (accademico allontanato dalla Luiss perché dichiaratosi a favore del bombardamento delle navi dei migranti, nonché noto misogino) e di Costanza Miriano (autrice del capolavoro letterario “Sposati e sii sottomessa”)».
Patrocinio Il Pd rimarca poi il patrocinio di Comune, Consiglio regionale dell’Umbria ed Etab. «Non solo – prosegue la nota – ma il nostro Comune, con deliberazione di Giunta n. 21 del 28 gennaio scorso, oltre alla concessione del patrocinio e dell’uso del logo della città di Todi, ha pure accordato la disponibilità alla concessione di un contributo economico, previa verifica di bilancio».
Chi c’è dietro? Poi i dem ipotizzano che dietro al festival, ufficialmente organizzato dall’associazione ‘Castelli di Carta’ di Cernusco sul Naviglio, possa esserci invece la casa editrice vicina a Casapound Altaforte, che ha sempre sede nella medesima cittadina lombarda. «Sindaco, le pare appropriato concedere patrocinio e finanziamento a gente del genere – chiede il Pd -? Per quanto tempo ancora i tuderti dovranno bersi la favoletta del sindaco moderato ed europeista? Compia un atto di (doveroso) coraggio e ritiri il patrocinio a questa manifestazione, se crede davvero nei valori della Costituzione repubblicana ed antifascista e non vuole far fare l’ennesima figuraccia alla nostra città».