Palazzo Spada (foto Marta Rosati)

di Massimo Colonna

«Alla giunta manca una visione futura della città di Terni: sono assenti sui temi cruciali. Per esempio sul lavoro: per questo proproniamo un tavolo su questo tema, gli Stati generali del lavoro, proprio per aprire una discussione concreta in città». E’ il tema comune lanciato dai gruppi di opposizione in Comune a Terni: martedì mattina M5s, Pd, Senso civico e Terni Immagina hanno organizzato una conferenza stampa online per fare il punto sul 2020 e lanciare le proprie idee sul 2021.

Il Pd Per il Pd ha preso la parola il capogruppo Francesco Filipponi: «Questo è l’inizio di un percorso più lungo. Qui sono rappresentate le forze politiche che hanno totalizzato il 45 per cento del consenso elettorale nel 2018. L’auspicio è che questo bacino possa dare dei risultati per la città di Terni tutta. Rilanciamo l’attenzione sulla Città della salute, con un investimento previsto di circa 20 milioni di euro, e sul Piano Periferie, progetti al palo anche perchè il Comune si è impegnato davvero poco. Quel che manca è una visione progettuale della città: non c’è attenzione verso il mondo del lavoro, pensiamo alle vertenze in corso, lo struimento dell’are di crisi complessa non viene utilizzato a pieno. In più, segnialiamo l’aumento delle tariffe idriche per un totale dell’8 per cento nel triennio e temiamo che rincari si registreranno anche con la nuova tariffa della Tari» .

Senso civico «Questa conferenza unitaria – ha spiegato Alessandro Gentiletti di Senso civico – è una bella pagina della storia politica della nostra città, perché testimonia uno sforzo e una volontà precisa, da parte delle forze politiche presenti oggi, di costruire percorsi condivisi e alternativi. Chi due anni fa credeva che il sindaco Latini rappresentasse un’alternativa o almeno un ricambio generazionale, oggi vede quanto questo non sia vero. Quella che si presentava come cambiamento ha trascinato ancora più a fondo la città. Un sindaco assente e disinteressato alle sorti della sua città. Nessuno dei nodi cruciali e importanti è stato affrontato, né è stata delineata una visione e una strategia da parte di questa amministrazione. Sullo sviluppo economico il sindaco non ha inteso elaborare una proposta o declinare una visione, non ha raccolto le sollecitazioni delle forze sindacali, datoriali, delle associazioni di categoria e delle tante realtà vive della città. Non ha delineato, dopo due anni, neanche quali sono gli obiettivi con cui sfidare le forze politiche e la città. Il tema Ast è trattato con superficialità e nostalgia di un passato che non ritorna. Occorre però investire sul futuro: per questo le forze di opposizione convocheranno gli stati generali della città e ci auguriamo che anche i gruppi di maggioranza si assumano le loro responsabilità. Anche sull’emergenza sociale l’amministrazione ha dimostrato la sua carenza organizzativa. Il ritardo notevole ed inaccettabile nella distribuzione delle risorse per il sostegno alimentare; il ritardo vergognoso nell’assegnazione degli alloggi popolari, soprattutto alle famiglie numerose; il ritardo nelle procedure relative ai bonus per gli affitti».

M5s «La Governatrice Tesei in Regione – spiega Federico Pasculli del M5s – non fa altro che bocciare sistematicamente il programma del sindaco Latini. Terni sta perdendo tutte le partite strategiche a partire da quella del nuovo assetto della provincia con l’apertura verso Spoleto e la Valnerina. Sul Ricovery Found la maggioranza non ha aperto nessun confronto e nessun dialogo per presentare progetti. Da sottolineare come le scelte della regione sulla sanità hanno penalizzato fortemente Terni e l’Umbria meridionale durante la pandemia, mentre a Perugia si concentrano sforzi e risorse qui si è preferito investire sulle tendopoli invece che su strutture come la Ex milizia, abbandonato il personale sanitario in una guerra impari. Da sottolineare l’incapacità di intercettare opportunità che finiscono sistematicamente altrove come quella legata ad Amazon che ha preferito investire a Magione piuttosto che a Terni dove c’è una delle piastre logistiche più innovative. La situazione ambientale è drammatica. Nel 2020 abbiamo registrato il peggior dato dell’ultimo triennio rispetto agli sforamenti. Ma il problema più grande è che il centrodestra ci sta riportando indietro di 20 anni nell’approccio verso le questioni ambientali, negando l’impatto predominante di industrie e inceneritori usando dati non attendibili che dichiarano come il 75 per cento dell’inquinamento sia causato dai caminetti e solo un 5 per cento dai processi produttivi. La cosa sconcertante è che Arpa  nell’inventario delle emissioni del 2015 cita 150.000 tonnellate di emissioni circa per tutto il comparto industriale ternano, mentre Ast da sola autodichiara oltre 300.000 tonnellate,di emissioni dirette».

Terni Immagina Per Terni Immagina è intervenuto il capogruppo Paolo Angeletti. «Ambiente, sanità, edilizia residenziale pubblica. Potrei dire, molto semplicisticamente, che gli ostacoli agli obiettivi di risoluzione dei problemi sono integralmente responsabilità di questa amministrazione. Ovviamente non è così. Il governo attuale della città ha le sue responsabilità, soprattutto nel non aver tentato un progetto globale, ma, certo, se l’aria che respiriamo non è la migliore del mondo, non è colpa loro, in fin dei conti è nostra, perché potremmo salvaguardare meglio il nostro ambiente. Certo, però, se avessero un pugno duro verso chi inquina, una presenza pressante, probabilmente la situazione migliorerebbe notevolmente. Anche la pandemia Covid19 non è colpa dell’amministrazione locale, ma purtroppo anche qui non sembrano meravigliosi i tentativi di fronteggiarla su scala locale. I rappresentanti del personale medico e paramedico sono stati chiarissimi. Il problema vero, annoso, è la carenza di personale. Per questo la proposta degli stati generali, parola che ha un significato preciso, è condivisa, con convinzione, da tutti i gruppi di opposizione».

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