Dai banchi della maggioranza il segnale politico di rottura dentro la Lega e in particolare tra consiglieri e giunta è forte e chiaro: lunedì pomeriggio in consiglio comunale sugli atti amministrativi all’ordine del giorno un boom di astensioni prima e qualche voto contrario di troppo poi, hanno significato il via libera all’affidamento di parco Cardeto e riqualificazione cimiteri a Terni reti, come pure alla desinazione d’uso per un’area destinata ad attrezzature di interesse comune con quota residenziale in via Gisa Giani, che però è risultato un atto non immediatamente eseguibile. Alle prime due votazioni poteva sembrare un segnale rivolto solo alla vicesindaca, se non addirittura alla società Terni reti, ma l’esito del voto sulla proposta di Cini ha suggerito senza dubbio l’idea di una crisi di maggiore portata, una spaccatura tra l’esecutivo e chi dovrebbe garantirne la stabilità in aula. A tre mesi dal voto la strada del sindaco Leonardo Latini verso la riconferma appare così più che in salita e anzi l’accaduto, nell’ambito della coalizione di centrodestra, potrebbe fare da sponda a un più che spiccato protagonismo di Fratelli d’Italia. Il sospetto è che la Lega agisca in risposta alla minaccia di ‘liste autonome’ indipendenti dal partito.
Terni Nel merito comunque, tra le azioni più significative, il consiglio comunale di Terni ha approvato oggi pomeriggio, con 17 voti favorevoli e 16 astenuti, un progetto pilota sperimentale di durata biennale per il servizio di gestione del parco urbano di Cardeto, i cui lavori di riqualificazione sono in via di completamento. L’atto approvato, prevede l’affidamento in house providing del servizio per almeno due anni e dà mandato agli uffici comunali di valutare la sostenibilità economica di tale affidamento e verificare la possibilità di individuare quale affidatario la società Terni Reti surl, che lo scorso dicembre ha presentato formale manifestazione di interesse, previa ricerca e confronto con altri operatori economici di mercato interessati allo svolgimento del servizio. La massima assise ha altresì approvato, con 14 voti a favore e 15 astenuti, l’affidamento in house providing alla stessa società Terni Reti surl del progetto pilota sperimentale per la razionalizzazione e il recupero dei cimiteri comunali. Come spiegato dalla vicesindaca Salvati «sono previste numerose azioni, da attuare secondo un programma pluriennale che prevede diverse fasi, la prima delle quali, di durata biennale, partirà dal cimitero civico di Terni, attraverso il recupero della sezione storica, per circa 400 tombe e loculi abbandonati, 150 tombe retrocesse, 350 loculi con concessione decaduta, 250 loculi provvisori, 180 loculi abbandonati, lo smaltimento delle liste di attesa e la riassegnazione in concessione dei nuovi loculi in fase di realizzazione».