di Chiara Fabrizi
Terzo addio in casa Pdl. Il consigliere azzurro Wolfgang Bernelli lascia il gruppo consiliare del Popolo delle Libertà ed entra nella formazione finiana di Futuro e Libertà (Fli). La decisione, nell’aria da giorni, oltre a confermare i mal di pancia che de settimane animano il dibattito interno al Pdl, trasforma il Terzo polo (Udc-Api-Fli) nel gruppo consiliare d’opposizione più numeroso con cinque scranni occupati e nel secondo gruppo consiliare, dopo il Pd, più affollato.
«Non siamo ascoltati» L’addio dell’ex-An al Pdl è di quelli veraci, genuini. Un fiume in piena che per un’ora buona racconta tutto quello che evidentemente da tanto, forse troppo, tempo aspettava di dire su un Pdl, quello umbro, a suo dire «immobile, ingessato, privo di un ricambio generazionale e incapace di selezionare la classe dirigente su principi meritocratici». Bernelli, «Wolf» come lo chiamano a Spoleto, punta il dito contro Rossi e Laffranco, contro Monni e Lignani Marchesani, tutti colpevoli «della devastante carenza di collegialità e coordinamento».
«Sempre stesse facce» E poi le candidature. Su questo Bernelli è lapidario, intransigente. «Non c’è mai stato ricambio, né in Provincia, né in Regione – spiega il consigliere ex-Pdl, oggi Fli – salvo rarissime eccezioni come quella di Maria Rosi, ogni volta i soliti giochi, tutti a muovere le pedine sulla scacchiera per riuscire, di elezione in elezione, ad avere sempre gli stessi eletti». E poi: «Non devono essere i numeri delle tessere, portate a casa con logiche più o meno pulite, a far scegliere ai quadri di un partito chi può essere candidato e chi no, sono altre le cose che contano, come ad esempio la presenza sul territorio, il confronto con i cittadini, il sapere interpretare le istanza della base e farsene portavoce davanti alle istituzioni».
L’attacco a Franco Asciutti, senatore e consigliere provinciale A conferma di quello che sostiene, pur senza nominarlo, Bernelli mette sul tavolo il caso di Franco Asciutti, professore di matematica che contestualmente ricopre la carica di senatore e quella di consigliere provinciale a Perugia. «Una persona non può contemporaneamente ricoprire due incarichi di questo prestigio – spiega – io nella mia semplicità capisco chiaramente che un politico non può rappresentare gli elettori in due sedi, delle due l’una, ma così non è». L’applauso dei ragazzi della Giovane Italia, presenti in gran numero alla conferenza stampa, non fa altro che certificare il disagio.
Citato Beppe Grillo Nello sfogo Bernelli arriva anche a fare qualcosa che forse non avrebbe mai pensato di fare, citare Beppe Grillo. E lo fa usando uno degli slogan più cari al Movimento 5 Stelle, ma anche all’intero cosmo della cosiddetta antipolitica. «La differenza tra Pd e Pdl – afferma – sta semplicemente in una elle, questo non è più un partito né di destra, né di centro destra, questo è un calderone che non ha prodotto i risultati sperati».
Ora c’è Fli e il Terzo Polo Ed è in questa escalation di disagio politico che l’ex-An ha maturato la decisione annunciata venerdì mattina di abbandonare il Pdl e di entrare nelle fila di Futuro e Libertà. E se il matrimonio tra l’ex azzurro e il Fli umbro sembra essere già suggellato, come conferma la presenza al fianco del consigliere del vice commissario regionale di Fli Carla Spagnoli, l’ingresso tra i banchi del Terzo Polo spoletino attende ancora la conferma formale. «Nei prossimi giorni – conclude Bernelli – espleterò le pratiche burocratiche necessarie per completare ufficialmente l’iter».
Terzo Polo, primo gruppo d’opposizione La migrazione di Bernelli, come detto, ingrossa di un’altra unità il gruppo consiliare del Terzo polo che, con ogni probabilità, già dal prossimo consiglio comunale potrà contare su cinque scranni. Dopo l’arrivo nelle scorse settimane di Maurizio Hanke, fuoriuscito anche lui dal Pdl, oggi è Bernelli a trasformare nel giro di un paio di mesi il neonato Terzo Polo spoletino nel gruppo d’opposizione più numeroso. Cinque i consiglieri del capogruppo Sergio Grifoni (Udc): Vincenza Campagnani (ex-Pd, oggi Api), Paolo Spedalieri (ex-Pd, oggi Udc), Maurizio Hanke (ex-Pdl, oggi Api) e Wolfgang Bernelli (ex-Pdl, oggi Fli).