L'elisoccorso del 118 a Perugia (foto Fabrizio Troccoli)

di D.B.

Tutti d’accordo o quasi sul fatto di avere un servizio di elisoccorso autonomo, anche se non è chiaro quanto questa operazione potrebbe costare alla Regione. Martedì il consiglio regionale (16 i voti a favore, astenuta la dem Meloni) ha approvato una mozione dei leghisti Carissimi e Peppucci con la quale si chiede l’istituzione di un «servizio di elisoccorso regionale autonomo con base logistica in Umbria». Dal 2014, sulla base di un accordo tra le due Regioni, il servizio è in condivisione con le Marche; l’elicottero, con base a Fabriano, può raggiungere le aree più vicine dell’Umbria in 5 minuti e quelle più lontane in 20 e, all’epoca, giunta e vertici sanitari parlarono di integrazione di servizi e risparmi. L’accordo prevede un canone fisso di 1,2 milioni di euro più un costo orario pari a 1.424 euro.

La mozione Nella mozione si parla di un «costo unitario del servizio per missione pari a circa 30 mila euro, assolutamente sbilanciato e non congruo rispetto al costo medio unitario delle altre Regioni (6-7 mila euro), dove gli interventi in elisoccorso sono in numero consistentemente maggiore». Carissimi e Peppucci parlano di un «modello inefficiente» e di un elicottero che è «frequentemente impossibilitato al transito sugli Appennini verso l’Umbria, a causa delle condizioni meteo avverse, ostacolando così la buona riuscita di un numero significativo di missioni». I due leghisti mettono sul piatto, oltre a «tempi più brevi per il trasferimento dei pazienti», anche numeri e mezzi del Soccorso alpino e speleologico, nel quale operano un centinaio di volontari, le strutture logistiche e la possibilità di utilizzare come base l’aviosuperficie di Terni.

Il nodo dei costi Ma quanto costerebbe alla Regione questa operazione? Secondo l’ex vicepresidente della giunta, il dem Fabio Paparelli, è necessario un approfondimento sui costi «perché il canone fisso comprende la spesa per l’elicottero, per il comandante, i piloti, la gestione logistica della base, gli accessori, i servizi antincendio e così via, per un costo mensile stimato di un elicottero h24 intorno ai 230 mila euro mensili, 3 milioni l’anno. In linea di principio – ha concluso Paparelli che non ha partecipato al voto – sono d’accordo ma servono ulteriori approfondimenti sui costi reali anche per non impegnare la Giunta in maniera più gravosa di quanto non possa apparire». Insomma, bisogna vedere se il gioco vale la candela. La richiesta di approfondimenti è stato però respinta dato che «l’assessore ha già condiviso il testo della mozione e riteniamo un segnale politico importante – sostiene Carissimi – quello di dotare l’Umbria di un servizio autonomo di elisoccorso».

Twitter @DanieleBovi

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