Polemiche a Sangemini per i lavori ai Giardini del Colle: la popolazione storce il naso sulla riqualificazione, tesa sostanzialmente a rimuovere la siepe, ammodernare l’illuminazione, le sedute e cambiare di fatto volto a quel parco punto di aggregazione noto come ‘la passeggiata’, frutto di un progetto elaborato dal Comune col dipartimento di Architettura de La Sapienza di Roma e il Criteva di Rieti. Lo studio, come risulta dalla documentazione, è stato elaborato sulla base di antiche cartografie e il piano di riqualificazione urbana proposto mira alla valorizzazione di un anello verde attorno alla cinta muraria. Sta di fatto che il Comune, cambiando pavimentazione e panchine, modificando il verde e ricollocando i reperti archeologici presenti nell’area, investe su un’area realizzata solo negli anni ’90 e laddove parla di abbandono non trova il favore di molti residenti che a quel posto sono legati e affezionati da fruitori abituali.

Ruspe in azione Le critiche più aspre, a colpi di post Facebbok arrivano dall’associazione ‘San Gemini bene comune’ che critica duramente l’operato dell’amministrazione: «Perché in un abbandono totale di moltissime aree urbane sangeminesi è stato demolito proprio un giardino che, seppur bisognoso di un pizzico di manutenzione era in buono stato? Sarà interessante capire – ammoniscono – come la struttura ricettiva del Colle (piscina e ristorante) sarà ripensata nell’ottica della riqualifica generale dell’area. Ci auguriamo vivamente che, malgrado non sia stata coinvolta la città in maniera preventiva, nell’immediato ci sia un confronto pubblico sul tema».

Comune di San Gemini «Il progetto di rigenerazione urbana dei Giardini del Colle – è la posizione dell’amministrazione al momento – sta ingenerando timori e polemiche un po’ pretestuose, non basate su una corretta informazione e conoscenza dello stesso che si basa su un attento studio di valorizzazione di questo luogo – si legge nel post firmato dal sindaco Luciano Clementella – su cui l’amministrazione, dopo uno scrupoloso esame anche storico, intende investire».

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