Matteo Burico

di Daniele Bovi

Una delle partite più interessanti di queste elezioni amministrative si giocava al Trasimeno, un fortino rosso dove il centrodestra non governava alcun Comune. Sette le città al voto, cinque andate al centrosinistra e le restanti due al centrodestra; insomma, il fortino ha sostanzialmente tenuto: a Castiglione del Lago, Magione, Paciano, Piegaro e Panicale vince il centrosinistra, mentre il centrodestra conquista Città della Pieve con Fausto Risini e a Tuoro con Maria Elena Minciaroni; due realtà dove il centrosinistra ha chiuso in modo traumatico i mandati di Fausto Scricciolo e Patrizia Cerimonia.

I numeri Magione e Castiglione erano le città numericamente e politicamente più importanti, dove sono arrivate vittorie larghe del centrosinistra: a Magione l’uscente Giacomo Chiodini arriva a toccare il 69% contro il centrodestra di Michele Carrozza mentre Matteo Burico si è fermato appena sotto, cioè al 64%, contro il centrodestra che si era diviso tra Francesca Traica (Fdi) e Lorenzo Nardelli (Lega e Fi). A Paciano e Panicale gli uscenti Riccardo Bardelli e Giulio Cherubini vincono con oltre il 60% dei voti mentre Ferricelli, a Piegaro, ‘solo’ con il 56%. Un risultato significativo quello di Magione perché, alle europee, la Lega ha toccato il 40% e il centrodestra era oltre il 50%, mentre a Panicale Lega e soci hanno ottenuto il 40% e a Piegaro il 45%.

LA NUOVA MAPPA POLITICA DELL’UMBRIA

Parla Burico Il Pd invece è risultato il primo partito a Città della Pieve (33,5%) e a Castiglione del Lago (37%), unico Comune della zona dove sarebbe stato possibile il ballottaggio. «Il centrosinistra unito convince prima di vincere» dice a Umbria24 Burico che tutto sommato si aspettava una vittoria così ampia «anche se abbiamo tremato con i dati delle Europee» «Il vero messaggio delle amministrative di Castiglione – continua – è questo. Pur essendo piccoli abbiamo dimostrato che riunendo si può scrivere il programma e vincere, anche se quella che ci si trova contro è una ondata terribile. Questo vuole essere un augurio per l’Umbria e l’Italia, una possibile direzione da prendere per fermare la deriva». Per il neo sindaco il momento più difficile è stato tra domenica e lunedì, «quando sono arrivati i risultati delle europee». Quanto a Concorsopoli, che ha scosso alla fondamenta il Pd regionale, il sindaco sostiene che si è trattato di «un momento brutto, però noi siamo persone serie e se qualcuno ha sbagliato deve pagare e abbiamo dimostrato di poter superare questa vicenda che è stata drammatica per il partito e per l’Umbria. Fermo restando che fino al terzo grado di giudizio siamo assolutamente garantisti».

MAPPA: EUROPEE, IL PRIMO PARTITO NEI 92 COMUNI

La giunta Come primo obiettivo Burico si pone quello di «portare avanti il programma ambizioso che abbiamo costruito e ricucire ove possibile a Castiglione e verso sinistra, questa è la prima cosa, il resto sarà la quotidiana amministrazione. La cosa più importante sarà creare speranza e opportunità». Nelle prossime ore, finito lo spumante, Burico dovrà pensare alla giunta: «Vediamo le preferenze – spiega – che saranno importanti ma non determinanti. Sarà la giunta che serve a realizzare questo programma; mi prenderò tutto il tempo necessario per decidere». La notizia della fermata alta velocità a Chiusi a 24 ore dal voto ha aiutato? «Importante, ma è stato il risultato di un lavoro che viene da lontano. Ha vinto un territorio che vogliamo unire. La festa? Tra un anno, se realizzeremo gli obiettivi che ci siamo dati».

Twitter @DanieleBovi

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