di Dan.Bo.
«Una candidatura significativa nel panorama attuale». Il Partito comunista presenta così Rossano Rubicondi, scelto come portabandiera in vista delle regionali d’autunno. L’operaio ed ex sindacalista, da qualche settimana uscito polemicamente dalla Cgil umbra, è stato lanciato nelle scorse ore dal partito di Rizzo: «È sempre stato in prima fila nelle lotte dei lavoratori – dicono – con caparbietà e competenza, al loro fianco anche a costo della propria carriera sindacale. Abbiamo aperto tavoli programmatici con lavoratori, forze sindacali ed esperienze locali il cui obbiettivo è il ribaltamento del sistema capitalistico e la costruzione del socialismo e che fanno propria la prospettiva di una riconnessione del blocco sociale di riferimento dei comunisti, riconnessione che riteniamo essenziale per la costruzione di un’opposizione reale ai governi antipopolari, sia di destra che di centrosinistra, in Umbria e nel nostro paese». Il punto di partenza politico è la fase politica attuale che vede, «in Umbria e in Italia, i settori più reazionari della politica guadagnare consensi, sull’onda di una propaganda martellante e spesso vuota di contenuti reali».
Il contesto «In questo contesto, in Umbria, “Concorsopoli” ha certificato – aggiunge il Pc – la bancarotta politica e morale di un Pd ormai unicamente dedito alla difesa di rendite di posizione, che gli vengono dall’aver costruito nella nostra regione un sistema di potere di cui “Concorsopoli” è solo la manifestazione più eclatante». Per il Pc si fronteggiano solo «due diverse prospettive del capitalismo: quella liberale-globalista e quella reazionaria-sovranista», scontro dal quale «le classi popolari non hanno nulla da guadagnare». In più il partito di Rizzo rivendica la crescita di consensi in Umbria e la necessità, quindi, di fare un salto di qualità per provare a costruire un progetto «che miri a costruire un’opposizione concreta all’attacco frontale ai diritti dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati, al consociativismo sindacale, alla guerra tra poveri scatenata dalla destra reazionaria per scardinare i diritti del lavoro, alla sistematica distruzione dell’ambiente causata dal modello di sviluppo capitalistico».
STIRATI CHIEDE L’UNITÀ DEI CIVICI
Gli schieramenti L’area alla sinistra del Pd dunque correrà divisa. Oltre al Pc in pista ci sono gli animatori del documento «Da sinistra, per l’Umbria del futuro» e quelli di «Cambiamo Umbria». Quanto agli altri schieramenti, nel centrosinistra prende sempre più corpo la candidatura del numero uno delle coop bianche Andrea Fora, mentre nel centrodestra è forte il pressing sulla senatrice leghista Donatella Tesei affinché sciolga presto la riserva. In alto mare invece la barca del Movimento 5 stelle che, per la prima volta, potrebbe sperimentare la novità delle alleanze con le liste civiche. Tra le sicurezze, la corsa di Claudio Ricci e del generale Antonio Pappalardo in un quadro che dovrebbe vedere ai nastri di partenza almeno sette candidati.
La data Tra pochissimi giorni poi, probabilmente tra giovedì e venerdì, sarà sciolto il nodo della data del voto. Il compito spetta, attraverso un decreto, al presidente della Regione Fabio Paparelli e la domenica giusta potrebbe essere quella del 20 ottobre, anche per evitare che il processo scaturito da Concorsopoli (prima udienza il 22 ottobre) occupi la campagna elettorale. Un’accelerazione, rispetto all’ipotesi 24 novembre, che non trova tutti concordi all’interno del Pd, dove visti i tempi ristretti (le liste a questo punto dovrebbero essere consegnate il 20 settembre) si assottiglierebbero anche le possibilità di dare vita a progetti alternativi. Di sicuro, se la data scelta fosse quella del 20 ottobre sarebbe il segno che anche nel centrosinistra i giochi sulla candidatura sono fatti o quasi.
Twitter @DanieleBovi