Un seggio di Perugia durante lo scrutinio (foto F.Troccoli)

di Daniele Bovi

Un Pd primo partito in 25 zone della città, il Movimento 5 stelle in altre 15, un testa a testa serratissimo in tutte le altre (con casi di pareggio perfetto) e un voto alla Lega distribuito in modo abbastanza omogeneo su tutto il territorio. Dopo aver preso in considerazione il voto alle coalizioni, e quindi ai candidati alla Camera dell’uninominale, Umbria24 ha analizzato il comportamento dei 96.079 perugini (oltre il 78 per cento degli aventi diritto) andati alle urne domenica per scegliere i loro rappresentanti. Benché non sia corretto proiettare questo voto sulle comunali del prossimo anno (troppe le variabili e le differenze dei sistemi di voto, senza dimenticare l’enorme volatilità di larga parte dell’elettorato), di sicuro i numeri relativi ai primi quattro partiti offrono qualche spunto d’analisi interessante in vista del cruciale appuntamento del 2019.

ANALISI DEI FLUSSI A PERUGIA

Lega, +3 mila per cento In primis partiamo dagli assoluti: il Pd ha ottenuto 24.202 voti contro i 31.321 di cinque anni prima e i 29.484 delle comunali 2014, giorno in cui però in città alle europee il Pd ne prese ben 41.393. Il Movimento ne ha conquistati 21.720 il 4 marzo, 24.924 nel 2013 e 15.293 alle comunali (alle europee 15.856); Forza Italia 9.565 contro i 16.798 del Pdl 2013 (contenitore però politicamente più ampio), mentre alle comunali 9.865 e alle europee 10.478. Il boom, clamoroso, è tutto della Lega: 15.429 voti domenica, 537 cinque anni fa e 1.866 alle europee (alle comunali non venne presentata la lista); un aumento di quasi il 3 mila per cento in un quinquennio che la dice tutta sugli spostamenti in massa che avvengono da un appuntamento elettorale all’altro.

LEGA AL 17%, LA RUSPA SOTTO L’UFFICIO DI ROMIZI
PD PERUGIA, POLINORI IN BILICO

La distribuzione Quanto alla distribuzione dei voti sul territorio comunale (uno dei più vasti d’Italia), partendo dal Movimento 5 stelle, primo partito in Umbria e secondo a Perugia dietro al Pd (24,17 contro 26,93 per cento), i pentastellati sono in testa a Ferro di Cavallo, Olmo, Piccione, Ponte Felcino, Colombella, Collestrada, Pretola, Bagnaia e Castel del Piano. Testa a testa tra Movimento e Pd a Case Bruciate, San Marco, Casa del Diavolo, Ponte Valleceppi, San Martino in Colle e all’ospedale Santa Maria della misericordia. A Pila e Colle Umberto, invece, pareggio perfetto: 514 voti per dem e pentastellati nel primo caso e 319 nel secondo.

COLLEGIO PERUGIA-TRASIMENO, ANALISI ZONA PER ZONA

L’importanza delle coalizioni Il Partito democratico cittadino è quello più votato in centro storico (altro discorso se si parla di coalizioni), Elce, Montebello, Sant’Erminio, Ponte D’Oddi, Santa Lucia, frazioni come Villa Pitignano e Solfagnano, grandi quartieri come Madonna Alta, San Sisto e Ponte San Giovanni. Insomma, un’affermazione abbastanza vasta in termini di voto alla lista; il problema è che mentre il centrodestra ha altri partiti forti in coalizione, queste elezioni parlano di risultati assai modesti dei partiti di centro e di quelli alla sinistra del Pd. Dunque essere il simbolo preferito in una larga parte della città potrebbe servire a poco se intorno al Pd ci fosse il deserto elettorale.

Twitter @DanieleBovi

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.

One reply on “Perugia, M5s primo in 15 zone e Pd in altre 25. Per la Lega in 5 anni aumento del 3000%: l’analisi”

  1. gli anziani non vogliono cambiare,,sono affezionati all’antico al vecchio,,,per fortuna i giovani portano una ventata d’aria fresca

Comments are closed.