«In mezzo a mille difficoltà e nuovi tagli alle risorse agli enti locali, come la Provincia, abbiamo rispettato il riequilibrio di bilancio. Dal 2010 ad oggi ben 7 manovre tra finanziarie e leggi correttive hanno agito pesantemente sugli enti locali e quindi sulla nostra Provincia, meno sui ministeri, sebbene il rigore viga anche qui dal 2013»: lo ha affermato l’assessore al bilancio Ornella Bellini nella sua relazione sul riequilibrio sul bilancio 2012 dell’ente che è stata votata a maggioranza dal Consiglio.
Quasi 7 milioni di euro da riequilibrare «Non risultano debiti fuori bilancio – ha spiegato l’assessore all’aula – dobbiamo tuttavia fare un pesante riequilibrio dovuto sia ai tagli sui consumi intermedi previsti dal decreto legislativo 95/2012 convertito in legge 135/2012 (di 5.366.189 euro), sia alla esatta conoscenza dei minori trasferimenti regionali per l’esercizio delle funzioni delegate (di 628.083,47 euro in aggiunta a quelli già inseriti nel bilancio di previsione di 1.129.000 euro), sia al minore trasferimento erariale del fondo sperimentale di riequilibrio ( 899.748.63 euro). Sono cifre importanti che complessivamente ammontano ad 6.894.021,10 di euro, di minori entrate che dobbiamo riequilibrare».
La denuncia di ritardi colpevoli «È ancora più grave – continua Bellini – che queste cifre siano state comunicate o legiferate a metà anno, quando il nostro ente aveva approvato il bilancio di previsione da 1-2 mesi. È del tutto evidente che riequilibrare queste importanti minori entrate ha comportato una revisione della spesa interna che abbiamo fatto partire appena è stato pubblicato il d.l. 95/2012 e che ha riguardato tutti i servizi che utilizzano risorse correnti.
Il recupero di oltre 7 milioni e mezzo «Questo lavoro, che ha visto impegnati il direttore ed il dirigente dell’area finanziaria insieme a tutti i dirigenti, ha permesso di recuperare 2.746.088,60 di euro che, insieme alle maggiori entrate di 4.909.223,41 di euro (delle quali 4.439.869,36 euro sono l’avanzo libero di amministrazione) dà un totale di euro 7.655.312,01 che copre le minori entrate e lascia una disponibilità di €. 761.290,91 per finanziare alcune spese incomprimibili sulle quali torneremo».
L’incertezza del futuro Non mancano però incertezze su conti e futuro: «L’operazione tecnicamente – ha detto ancora l’assessore Bellini – quadra ma non è priva di incertezze, né di ricadute. Le incertezze sono tutte connesse a mancate decisioni governative: il taglio dei consumi intermedi è una stima dell’Upi, perché il governo delibererà entro il 15 ottobre. Vedremo successivamente il da farsi: se serve subito un’altra variazione di bilancio, oppure se l’entità dello scostamento è talmente irrilevante da aspettare l’assestamento di novembre. Non sono stati ancora ripartiti i 100 ml. di euro per la riduzione dell’indebitamento. Il minore trasferimento del fondo sperimentale di riequilibrio è correlato al dovere che alcune province italiane hanno di versare risorse all’erario (anziché come noi di riceverle) e che nel giro di qualche settimana si saprà se ed in che misura sarà onorato. Ci sono scostamenti importanti tra i tagli della cosiddetta spending review applicati alle province a statuto ordinario ed a quelle autonome. UPI ed ANCI stanno insistendo per stemperare il patto di stabilità che è il vero problema per il 2012 ed il 2013 in tutta Italia e per ridurre i tagli sia nel 2012 che nel 2013 ritenuti insostenibili».
Cosa accadrà? «Al momento non siamo in grado di dire cosa succederà – dice l’assessore -. Sono incertezze importanti che possono variare sia in meglio che in peggio la nostra situazione e che dovremo seguire con attenzione per capire il da farsi. In fatto di ricadute – continua nella relazione – nessuno può pensare che l’attività dell’ente risulti indenne da questa situazione. Abbiamo cercato di privilegiare le funzioni essenziali (scuole, strade, sicurezza sui luoghi di lavoro), ma anche in queste voci qualche riduzione di spesa corrente c’è stata. Nelle altre voci di spesa le ricadute sono maggiori».
Blocco assunzioni ed economie da 500mila euro «Per il blocco delle assunzioni (voce specifica dedicata alle Province nel d.l.. 95/2012) abbiamo economie di 500.000 euro sul personale – chiarisce Bellini. Attendiamo gli sviluppi della situazione, sapendo che nel 2013 i tagli sui consumi intermedi sono di 1.000 mil. di euro e che siamo in attesa del decreto sui fabbisogni standard. È altresì annunciato dalla stampa un decreto sugli enti locali probabilmente dedicato alla gestione del default tecnico. Anche il ministero degli interni ha capito che molti enti locali hanno i bilanci a rischio e che è il caso di individuare qualche nuovo strumento di gestione delle difficoltà».
Niente soldi a fondazioni e associazioni «In considerazione di quello che ci attende nel 2013, dobbiamo fare una seria riflessione sulle partecipazioni ad associazioni e fondazioni di varia natura. Quest’anno per evitare debiti fuori bilancio le stiamo onorando, ma per il prossimo anno va fatta una revisione profonda adottando criteri sostenibili e ragionevoli, non demagogici né populisti. Cautelativamente la giunta sta adottando una delibera di sospensione per il 2013 onde evitare di trovarci nell’obbligo di iscrivere cifre a bilancio che non siamo in grado di soddisfare. Il tempo a disposizione per le scelte tuttavia è breve ed invito tutti ad esserne consapevoli», dice a chiare lettere l’assessore al Bilancio.
Vendite del Patrimonio Nella delibera consiliare in discussione è stato adottato tanto il provvedimento che incrementa il fondo svalutazione crediti per la quota del 25% dei residui attivi su titoli II e III anteriori agli ultimi cinque anni, quando l’adeguamento del 5% della somma urgenza per gli investimenti finanziabili con le alienazioni patrimoniali. «Un argomento connesso al piano delle alienazioni patrimoniali – ancora Bellini – del quale tutti noi auspichiamo la massima realizzazione, ma del quale al momento non ci sono certezze».
Dove vanno i 700 mila euro? Cosa finanziamo con 761.290,91 euro? «Poche voci incomprimibili che vanno dalle tasse, al calore, ad investimenti sul condominio in Via Santini, a qualche spesuccia legale, ad un trasferimento di risorse al Comune di Castiglione del Lago erroneamente stralciato nel 2005, a spiccioli per rimborsi tributari, piccole quote associative non adeguatamente coperte a bilancio, spese postali, adeguamenti Istat. Come vedete piccole cose incomprimibili, di alcune delle quali per ora non abbiamo nemmeno piena certezza (l’Imu, tanto per fare un esempio, non è stata ancora deliberata da alcuni Comuni sui quali sono ubicati nostri immobili). Oltre alle nuove spese sopra citate, recepiamo in questa variazione le spese tecniche di progettazione dell’edilizia e della viabilità, alcuni trasferimenti regionali che riguardano la formazione, gli investimenti sul Lago Trasimeno, Isola Polvese, Villa Fidelia, altri trasferimenti dei soggetti capofila di progetti europei, trasferimenti ministeriali, dall’Inail e dal Gal su progetti in corso ed altre piccole minutaglie in capo ai vari servizi che provengono da rimborsi assicurativi, alienazioni di relitti stradali o vecchi mezzi da lavoro eccetera che lasciamo ai servizi»
Il Consiglio provinciale ha approvato nei giorni scorsi «la salvaguardia degli equilibri di bilancio che portano il costo complessivo della Provincia per il 2012 a circa 43 milioni di euro, il 38% in meno rispetto al 2009», è scritto in una nota dell’ente. Il vice presidente della Provincia, con delega al Bilancio, Vittorio Piacenti d’Ubaldi, sottolinea che «la riduzione è stata determinata dai fortissimi tagli ai trasferimenti e dalla riduzione delle entrate di competenza della Provincia». Sempre il vice presidente fa notare che, «nonostante questa pesante situazione, l’attenta e rigorosa impostazione economico-finanziaria dell’amministrazione ha permesso di mantenere inalterato il livello dei servizi, soprattutto per scuole, viabilità, trasporti, ambiente, formazione professionale e politiche del lavoro. La Provincia ha inoltre fortemente ridotto le spese di funzionamento in molti settori. I costi per gli incarichi esterni sono scesi del 64%, passando dagli oltre 500mila euro del 2008 ai circa 170mila del 2012. Le spese per le missioni e le sponsorizzazioni sono state azzerate, mentre quelle di rappresentanza sono state tagliate dell’87%. L’amministrazione ha inoltre ridotto drasticamente il numero delle auto di rappresentanza, mantenendone soltanto una. In questa logica di riduzione dei costi e conseguente riorganizzazione dei servizi, si è aperto un confronto con le associazioni e le società sportive per individuare le nuove modalità di gestione degli impianti sportivi di proprietà della Provincia di Terni».