di Chiara Fabrizi
Zero programmazione. Ospedale dimenticato. E le poche decisioni prese sono state assunte senza partecipazione. Prova a rialzare la testa il gruppo consiliare del Pd di Spoleto, lanciandosi alla carica della giunta guidata dal sindaco Fabrizio Cardarelli, in toto bollata come «spettatrice della vita amministrativa, assente nei processi istituzionali regionali e ministeriali, ma pure incapace di gestire adeguatamente quei pochissimi progetti sfornati». Al fianco di Dante Andrea Rossi, Massimiliano Capitani, Carla Erbaioli e Laura Zampa, c’è il commissario Carlo Antonini che ha seguito a distanza l’attacco compatto dei consiglieri democratici, salvo poi accomodarsi al loro fianco e tirare le fila: «Sono qui da pochi giorni, ma appare evidente che dopo 20 mesi si possa dire che tutti gli impegni della nuova amministrazione risultino disattesi e se la maggioranza, come viene denunciato, non è in grado di dettare l’agenda politica, lo faremo noi dai banchi delle opposizione».
Sanità Del resto non è un mistero che Antonini ambisca a ricucire gli strappi del Pd ricompattando tutti intorno all’azione politica, come da lui stesso spiegato recentemente. E a raccogliere è subito Rossi, che dei democratici è anche segretario provinciale, che si slancia sul futuro dell’ospedale di Spoleto: «La giunta ha completamente dimenticato una partita cruciale come il mantenimento dei servizi sanitari col sindaco che non sollecita il tavolo per l’integrazione del San Matteo col nosocomio di Foligno, fa finta di non sapere che il chirurgo Alberto Patriti – spiega il capogruppo con Erbaioli – non ha alcun incarico per la Chirurgia robotica e non informa commissione né consiglio sui dati della Chirurgia generale, con gli interventi che risultano in calo» di quanto non è noto. In questo senso, Rossi annuncia tavoli con le associazioni e pure politici coinvolgendo i democratici dell’Area vasta.
Programmazione e Spoleto capitale cultura Accuse pesanti volano poi sulla programmazione, che il Pd giudica totalmente assente: «In aula è arrivato il Dup (documento unico di programmazione, ndr) e a illustrarlo – ha spostato il tiro Zampa – è stato il direttore finanziario che ha fatto giusto un paio di cenni, mentre il sindaco si è praticamente rifiutato di commentare l’atto. Del resto la difficoltà di progettazione è evidente si vive su Don Matteo, la mobilità alternativa, la messa in sicurezza della Tuderte, ossia tutte eredità lasciate da precedenti amministrazioni, ma occorre anche programmare affinché in futuro si arrivi ad altri risultati». Poi entra nel merito: «Mancando completamente la partecipazione, ho dovuto fare un accesso agli atti per prendere visione del dossier per Spoleto capitale cultura dove del milione di euro assegnato in caso di vittoria ben 450 mila euro andrebbero alla basilica di San Salvatore, che è patrimonio Unesco e può tranquillamente attingere a fondi comunitari, mentre alle associazioni si riconoscono in media 700 euro».
Ase, partecipazione e microprogetti Nel mirino anche la recente aggiudicazione alla Knacademy della Scuola di scenografia: «E’ arrivata una sola offerta e il motivo è chiaro, per un progetto così complesso si è tenuto aperto il bando per 18 giorni sotto le feste di Natale e neanche di fronte a una richiesta di proroga da parte di un’associazione si è deciso di allungare i termini, quale fretta c’era poi non si è capito, dentro ai quei locali c’è ancora il giudice di pace». A far eco è Capitani: «Su alcune questioni, penso al regolamento per gli eventi di piazza Duomo, c’è una fretta pazzesca e inspiegabile, poi per tutto l’anno non si fanno lavorare le commissioni con la scusa che costano troppo. Tra i pastrocchi di questa giunta non può essere dimenticato quello dei microprogetti con società sportive e proloco che non lo sfruttano neanche per rifare i servizi igienici, ma quello che mi preoccupa di più è la società controllata Ase che non riesce a chiudere il bilancio dopo i tagli fatti dal Comune ai contratti di global service, probabilmente contabilizzeranno un disavanzo e a pagarlo sarà l’ente».
Twitter @chilodice