L'hotel Brufani Palace di Perugia

di Ivano Porfiri

«La sala ci è stata prenotata da agosto da persone di Perugia per un convegno storico da tenersi il 27 e 28 ottobre di cui, fino allo scoppiare delle polemiche, ignoravamo i contenuti». Non si aspettava il direttore dell’hotel Brufani, Stefano Chiesa, tutto il polverone che si è sollevato dopo l’affissione dei manifesti del convegno «Marciare su Roma» in programma sabato e domenica a Perugia organizzato dal «Comitato pro 90° anniversario Marcia su Roma». Tra i luoghi degli incontri, proprio il Brufani, da cui la Marcia del 28 ottobre 1922 partì, è il fulcro.

Direttore, ci racconta come è nata la cosa?

«I primi contatti risalgono ad agosto. Alcune persone di Perugia ci hanno chiesto una sala riunioni con platea e spazio relatori per il 27 e 28 ottobre. Una richiesta come ce ne arrivano a decine. In quel caso, come nei successivi contatti, si parlava di un convegno storico».

A quel primo incontro ne sono seguiti, quindi, altri.

«Ci sono stati, come di routine, uno o due sopralluoghi, cui è seguita la conferma e il pagamento anticipato della sala. Fra l’altro non si tratta di una grande cifra per due appuntamenti da due ore ciascuno: il sabato dalle 17 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12. Solo durante l’ultimo sopralluogo ci è stato detto che ci sarebbe stata la presenza di forze dell’ordine causa la partecipazione di personaggi pubblici».

Quando avete saputo dei contenuti del convegno?

«Si era parlato sempre di un convegno di natura storica. Poi, la scorsa settimana, mi è stato fatto notare delle prime polemiche apparse proprio sul vostro sito a causa dell’affissione dei manifesti».

Ciò non vi ha creato un disagio?

«I nostri hotel (il Brufani fa parte del gruppo Sina, ndr) non fanno alcuna distinzione nell’accettare di ospitare iniziative, tantomeno di tipo politico. Certo, non nascondo che l’evolversi della vicenda qualche disagio ce lo crea, anche perché abbiamo ricevuto una cinquantina di email di protesta nella giornata di oggi».

Il manifesto del convegno

Il fatto che da qui sia partita la Marcia su Roma fa dell’albergo un luogo simbolo.

«Guardi, lei non immagina quante siano le richieste che ci arrivano da giornalisti, scrittori, studiosi che ci chiedono materiali e documenti. Fa parte della storia dell’albergo. Pochi mesi fa abbiamo ospitato una troupe della trasmissione ‘La grande storia’ della Rai».

Tornando al convegno: sindaco, politici regionali e nazionali hanno chiesto che l’iniziativa non si svolga. Che farete?

«Ho sentito, siamo stati anche contattati dalla segreteria del sindaco per avere chiarimenti. Al momento l’iniziativa è confermata, non possiamo cancellarla, anche se abbiamo avvertito della situazione la nostra direzione e contattato gli organizzatori per ribadire che tutto deve svolgersi con la massima attenzione e senza creare problemi».

Siete coscienti che potrebbero crearsi delle tensioni, proprio mentre il centro storico è pieno di gente per Eurochocolate?

«Certo, da un lato speriamo sia un deterrente a quanti possono pensare di creare problemi, dall’altra è un po’ un motivo di preoccupazione. Anche se, ci tengo a dirlo, noi siamo solo un albergo e non siamo gli autori di alcuna iniziativa».

E se, alla fine, fosse il prefetto a fermare tutto per motivi di ordine pubblico?

«Nessun problema, restituiremmo i soldi e cancelleremmo l’evento».