La mappa mostra il divario

di Daniele Bovi

Dal record della microscopica Poggiodomo, dove lo scarto tra Lega e Partito democratico alle europee è stato di 44 punti, a Castiglione del Lago dove i dem hanno chiuso avanti di quasi il 10%. Se quest’ultimo caso in realtà è una rarità dato che, Castiglione a parte, il Pd ha preso più voti dei salviniani solo ad Allerona, Paciano, Parrano e Città della Pieve, il distacco tra i due partiti che hanno raccolto più consensi cambia a seconda della fascia di popolazione. Se a livello regionale il partito di Salvini ottiene circa 14 punti più del Pd, la Lega scava un fossato più ampio soprattutto nei centri più piccoli (specialmente in quelli della fascia appenninica), confermando il trend nazionale. Facendo una media, nei 15 centri sopra i 15 mila abitanti dove la Lega è primo partito, lo scarto con il Pd è di 15 punti percentuali, dal 5% di Perugia al 14% di Terni, con punte del 28% a Todi e del 26% ad Assisi. Considerando invece tutti i Comuni sotto i 15 mila abitanti, la differenza media tra Lega e Pd è di oltre 21 punti. Rapporti di forza che, in molti casi, sono stati ribaltati alle amministrative. Di seguito la mappa con i dati Comune per Comune.

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