A Terni al via un’altra settimana bollente, non solo per il clima Ferragostano, ma anche per quello politico. La sicurezza ostentata dal primo cittadino Leonardo Latini in merito alle scelte all’interno dell’esecutivo, suggerisce che il congelamento del rimpasto di giunta e la convocazione di una riunione di maggioranza a stretto giro non sono misure che il sindaco intende adottare. Questo si tradurrà in una forte azione di mobilitazione da parte del consigliere del gruppo Misto Emanuele Fiorini che lunedì mattina si ribadisce pronto ad occupare la sala del consiglio comunale a partire dalle 15. All’ex leghista potrebbero accodarsi le consigliere sue colleghe Anna Paola Leonelli, Valeria D’Acunzo e Paola Pincardini; ci sarà Michele Rossi di Terni civica che intanto risponde al richiamo di Latini alla coesione.
Sindaco ‘traditore’ «Si vuol portare la questione su personalismi – tuona il consigliere Rossi -, in realtà rimane un problema di rispetto e lealtà politica tra alleati. Suona troppo strano il richiamo alla coesione da parte di chi si è prestato ad un segreto rimpasto di giunta ordinato dal partito e così di fatto ha con consapevolezza violato lo stesso patto di lealtà e coesione elettorale di cui dovrebbe essere lui stesso primo garante. I cittadini comprendano che per esaltanti logiche nazionali si mortifica e si mette a rischio la sovravvivenza di quella che fino ad oggi è la più grande possibilità di cambiamento che questa città abbia mai avuto».