di Daniele Bovi
Veronese di 58 anni, otto dei quali passati come assessore regionale alla sanità delle due giunte Zaia, dal 2016 al 2018 presidente dell’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e per sei mesi sottosegretario alla Sanità del Conte I. Il profilo è quello del leghista Luca Coletto, cioè di colui che potrebbe diventare il nuovo assessore alla sanità della giunta di Donatella Tesei. Il suo è il nome più ‘caldo’ che circola in queste ore per la poltrona più delicata, quella per la quale la Lega e la neo presidente hanno deciso di guardare fuori dall’Umbria. «Per il momento – spiega Coletto a Umbria24 – siamo alle ipotesi e non ho tra le mani proposte ufficiali; quando c’è la formazione di una nuova giunta il ‘balletto’ dei nomi è qualcosa di obbligatorio».
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Un onore Molti esponenti di primo piano confermano che è lui il nome buono e quel che è certo è che il veronese, tutt’altro che sorpreso dal tamtam intorno alla sua figura, non chiuderebbe le porte: «Se arrivasse la proposta certo che ci rifletterei. Si tratta di un incarico prestigioso e di una cosa che mi farebbe onore». Da sottosegretario nel febbraio scorso, cioè appena due mesi prima dello scoppio dell’inchiesta sui presunti concorsi truccati che ha decapitato Pd e Regione, Coletto ha avuto modo di toccare da vicino – seppur nel corso di una breve visita – la sanità umbra e in particolare gli ospedali di Foligno e Perugia; «provenendo da otto anni di Conferenza delle Regioni – disse all’epoca – ho sempre saputo che la sanità umbra era ed è di buon livello. Con questa mia visita ho avuto solo conferme». E il giudizio, nonostante lo tsunami, non è cambiato.
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Sanità di qualità «Quello che è successo – dice – lo valuteranno i magistrati. Detto ciò, stando ai numeri che avevo tra le mani al Ministero si vedeva che la sanità umbra non era male. Non era certo tutto da buttare: sappiamo bene che è una Regione benchmark e questo è possibile solo se si rispettano dei parametri ben precisi. E non tutte lo sono, dato che sono solo cinque in Italia». Se davvero sarà lui l’uomo sul quale punteranno Tesei e la Lega, le difficoltà non mancheranno: «Tutte le regioni – spiega – hanno le loro peculiarità e non è detto che l’Umbria, essendo più piccola del Veneto, abbia una situazione meno complessa». Quel che è certo è che la pista che porta a Coletto è solida e che le prossime ore saranno quelle decisive.
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Tesei a Roma Martedì la neo presidente è stata in Senato per presiedere la commissione Difesa mentre mercoledì, sempre a Roma, sarà alla prima riunione, presieduta dal premier Giuseppe Conte, di tutte le Autorità di protezione civile; un momento di analisi e confronto sulle iniziative da mettere in campo nel settore. Ad augurare buon lavoro a Tesei è stato anche il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che ovviamente ha fatto riferimento in particolare ai temi legati legati alla ricostruzione post terremoto. La giornata romana però è servita anche per fare il punto con i partiti sugli assetti della nuova giunta.
Nel corso della serata il servizio completo