Approvato nella notte l’emendamento “salva Cascia”, ossia il paese di Santa Rita che rischiava di essere escluso dai contributi riconosciuti alle città santuario perché non raggiunge i 10 mila abitanti.
Deroga per il sisma La modifica per inserire il comune terremotato è stata presentata dal senatore Luca Briziarelli (Lega) che ha proposto non di eliminare il limite dei residenti, ma di derogarlo per enti inseriti nel cratere del sisma, così da renderlo economicamente sostenibile, perché mirato soltanto a sostenere Cascia. Con questa formula tutti gli emendamenti proposti dai senatori di ogni forza politica, Mirabelli (Pd) Modena (Fi) Pavanelli (5 Stelle) Zaffini (Fdi), sono stati riscritti come quello di Briziarelli e votati insieme. Il via libera è arrivato in commissione Bilancio e Finanze del Senato, che così riconosce l’intervento di sostegno anche ai piccoli borghi del cratere del sisma che vivono di turismo religioso e che nell’ultimo anno hanno sofferto l’assenza degli arrivi dei pullman carichi di fedeli a causa delle regole anti Covid-19 previste per i viaggi di gruppo.
Emendamento “salva Cascia” «Grazie ai testi approvati alla unanimità il Comune di Cascia non è più escluso dall’intervento di Sostegno» ha detto la senatrice Modena, aggiungendo che «ora il testo confluirà nel maxi emendamento che sarà votato dal Senato Giovedì per poi passare alla Camera per la conversione definitiva del Decreto Sostegni 1». Gli emendamenti sono stati presentati a seguito di un appello lanciato dal sindaco di Cascia, Mario De Carolis, che aveva chiesto ai parlamentari di attivarsi per l’emendamento con un documento firmato anche dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo.
Aiuto ok nel cratere Il dettaglio della modifica al decreto Sostegni per salvare Cascia prevede che «il limite minimo di 10 mila abitanti per accedere ai fondi non si applichi ai comuni colpiti dal terremoto del 2016 e 2017» spiega Briziarelli secondo cui l’emendamento «pone così rimedio a un’evidente ingiustizia che colpiva Cascia che, pur contando 185 mila presenze turistiche all’anno, delle quali moltissime provenienti dall’estero, risultava escluso per il numero dei suoi abitanti. Ciò – conclude il senatore – era doppiamente penalizzante tenuto conto che il crollo delle presenze turistiche dovuto al Covid, nel caso dei comuni del cratere, si è aggiunto a quello derivante dal terremoto».