Da un lato Rete resistente attacca duramente il Pd dopo la ricostruzione dei fatti fornita nei giorni scorsi, dall’altro propone un nuovo tentativo di intesa tra forze politiche di centrosinistra. Mantiene un basso profilo Marco Rubini, che per la corsa si è esposto in largo anticipo, comunque non senza tendere l’orecchio, tramite Europa verde, al tavolo, poi saltato, di larga coalizione. Non hanno ancora sciolto le riserve i Cinque stelle e dal centrodestra nessuna smentita che sarà il sindaco uscente a riproporsi per il bis da primo cittadino.

Amelia elezioni amministrative «L’irresponsabilità politica della dirigenza del Pd amerino è un qualcosa di mai registrato in precedenza. La segreteria del Pd ha manifestato tutta la sua incapacità a condurre un tavolo programmatico con le forze politiche che si erano incontrate da febbraio (Pd-M5s-Rifondazione comunista-Italia viva – Azione- Sinistra italiana- Centristi- Socialisti- Europa verde e Rete Resistente) costrette a registrare fin dall’inizio l’ostinazione del Pd a voler accampare diritti sulla candidatura. Ciò ha comportato una progressiva e inarrestabile frantumazione del tavolo stesso. Una irresponsabilità che ancora oggi si fa strada con resoconti mistificatori; Rete Resistente ha sempre lavorato per un programma condiviso e per la scelta comune di un candidato o una candidata che lo rappresentasse e qualora ciò non fosse stato possibile Rete Resistente ha proposto primarie di coalizione prima della sua sospensione dal tavolo politico (marzo 2021). Di fronte allo scenario odierno – proseguono dal movimento civico amerino – Bernardini, si definisce inclusivo e plurale, mentre al contrario è riuscito soltanto ad essere divisivo e provocatorio, non accettando nessuna critica alla sua condotta politica. Abbiamo più volte ripetuto il senso della proposta avanzata da Rete resistente, sulla candidatura di Luciano Rossi, che grazie al suo profilo civico e alle sue esperienze politiche e sociali, avrebbe potuto portare, a nostro avviso, ad una larga convergenza».

La proposta di Rete resistente «Vogliamo nonostante ciò riaffermare ancora una volta tutto il nostro senso di responsabilità. Formuliamo una ulteriore ed ultima proposta a tutti coloro che sono davvero interessati a trovare una strada comune verso le elezioni per l’affermazione del campo progressista e per il rilancio di Amelia e delle sue frazioni. La proposta richiede la disponibilità a compiere il famoso ‘passo indietro’ a tutti i candidati sindaco al fine di facilitare una rapida intesa per la formazione di una coalizione che riesca ad esprimere energie e persone qualificate a sostegno di una candidatura di alto profilo che per esperienza amministrativa e posizione politica possa mettere fine a questo irragionevole e sciagurato scenario. Riteniamo che il tempo per i tatticismi e/o per i passi falsi sia giunto al termine. Resteremo in attesa di conoscere a breve una risposta a questa nostra posizione».

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