di M.R.
«Sono in campo per il secondo mandato». Lo scrive il sindaco di Terni uscente Leonardo Latini su Facebook facendo credere, almeno per tre quarti del post, che sia lui l’aspirante primo cittadino indicato dalla coalizione di centrodestra. Nel finale del suo messaggio però è chiaro come l’avvocato parli a titolo più o meno personale aprendo di fatto la strada a una eventuale iniziativa ‘in solitaria’ facendo tesoro degli attestati di stima di cui scrive.
Leonardo Latini pronto al bis «Sono in campo – specifica – augurandomi che tutte le forze di centrodestra, che mi hanno sostenuto in questo mandato e che vogliono rivendicare i risultati che il sindaco, la giunta e il consiglio comunale hanno raggiunto negli anni, vogliano proseguire insieme per continuare nell’esclusivo interesse di Terni, per evitare che ricada nelle mani di chi l’aveva condotta nel baratro e per costruire una prospettiva di lungo periodo di crescita e di sviluppo per il nostro territorio». Segno evidente che i partiti e le forze civiche coinvolte nel tavolo di confronto tra ‘alleati’ non hanno ancora deciso, come del resto emerso a margine dell’ennesimo tavolo da fumata nera di sabato.
Centrodestra Più che tavoli di ‘confronto vivace’, i vari summit che si susseguono sembrano ormai partie di ‘tira la fune’, tra chi sostiene la linea Orlando Masselli e chi rivendica il sindaco leghista proponendo come alternativa a Latini l’ex senatrice Valeria Alessandrini. La verità è che il compromesso su base locale potrebbe essere vanificato da scelte adottate a un livello politico superiore su base nazionale, nel lavoro di completamento dello scacchiere nazionale. Quello che si percepisce negli ambienti regionali intanto è che se gran parte della Lega sarebbe ben felice di sostenere Alessandrini, alcuni pezzi di Fratelli d’Italia riterrebbero a quel punto più opportuno concedere il bis a Latini. Tra i due leghisti però c’è un assessore di peso dell’attuale giunta ternana, quello al Bilancio, Orlando Masselli, che dai Meloniani è già stato proposto alla coalizione come aspirante primo cittadino, raccogliendo anche un ampio consenso tra le altre forze.
Elezioni a Terni Lo scenario dunque resta fluido e ancora nessuna soluzione definitiva è stata individuata. I coordinatori regionali delle forze coivolte hanno fatto sapere di lavorare per una scelta che unisca, ma le difficoltà, quando peraltro stringono i tempi per la presentazione delle liste, non sono poche; tra fughe in avanti personali e politiche, divisioni interne ai partiti, equilibri di forza, diktat dai leader nazionali e mal di pancia diffusi, l’amministrazione uscente si sta arrovellando in una quadriglia che sembra non avere non avere fine. Intanto a inizio settimana, mentre un centrosinistra che di candidati ne ha ormai due cercherà nuovamente una via d’intesa a livello regionale, sindaco e giunta saranno sottoposti alla porova del voto su Documento unico di programmazione bilancio di previsione. Ulteriori elementi per le valutazioni del caso sono in arrivo.