di M.R.

Verificare in tempi brevissimi se intorno all’attuale assessore al bilancio Orlando Masselli ci sia l’unità vera del centrodestra rispetto a una candidatura a sindaco di Terni. Questo il compito del quale il coordinamento provinciale di Forza Italia investe il livello regionale del partito in vista delle elezioni amministrative nella città dell’acciaio.

Masselli candidato sindaco di Terni La decisione, salvo una manciata di voti contrari è stata assunta nella serata di lunedì dopo che molti esponenti Forzisti hanno partecipato all’inaugurazione della sede del Nuovo Partito socialista italiano in Corso del Popolo 64. Il partito di Berlusconi a livello locale è dunque pronto a lasciare spazio all’iniziativa dei Meloniani, purché però la coalizione resti compatta. La quadra attorno al bancario non dovrebbe cioè lasciare scoria alcuna e a sentire qualcuno tra i leghisti delusi dal sindaco Latini, quei sei che da un mese non votano gli atti della giunta, contro Masselli non avrebbero nulla da ridire. Chissà allora che quella auspicata unità non si ritrovi proprio attorno al temuto esame di bilancio in aula consiliare, non ancora programmato perché all’esame della Terza commissione. Le dichiarazioni di voto potrebbero dire molto di più di un semplice ok al documento contabile.

Centrosinistra Le scelte del centrodestra non possono certo non influenzare gli altri competitor. Ma unirsi per essere più forti, paradossalmente, è uno scenario che a sinistra appare maggiormente caldeggiato nel solco di un’ipotetica spaccatura del fronte opposto. Per il pomeriggio di martedì, alle 16.00 è in programma un tavolo regionale di confronto dell’area politica di centrosinistra, al quale il Pd, a differenza del M5s che avanza Claudio Fiorelli, si presenta senza candidato sindaco. Tra gli aspiranti sindaco c’è anche il prof José Maria Kenny che ha già incassato l’appoggio di Alleanza Verdi-Sinistra e Articolo 1. Non si esclude, data la convocazione dell’assemblea comunale alle 17.30, che i Dem possano chiedere tempo per decidere al proprio interno. L’ipotesi delle primarie di cui si parla da giorni però necessita tempi rapidi e nel frattempo c’è chi è già da parecchio in piena campagna elettorale.