di M.G.P. e M.R.

Mentre il centrodestra a Terni è a forte rischio spaccatura, con Fratelli d’Italia che indica Orlando Masselli come candidato sindaco e la Lega è ferma sul sindaco uscente Leonardo Latini, dalla parte opposta il centrosinistra cerca l’accordo, o meglio ci prova, e lo fa con un tavolo regionale che si terrà martedì nella città dell’Acciaio. Un quadro ancora tutto da sbrogliare a due mesi dall’appuntamento elettorale e a uno dalla consegna delle liste. Per ora gli unici candidati alla carica di primo cittadino sono Stefano Bandecchi (Alternativa popolare), Claudio Fiorelli (Movimento 5 stelle) e Silvia Tobia (Potere al popolo). Intanto il professore argentino José Maria Kenny ha messo la sua candidatura a disposizione del centrosinistra e ha raccolto l’appoggio di Alleanza Verdi Sinistra, Articolo 1 e di alcuni esponenti della società civile, circa quaranta persone, che hanno firmato una lettera aperta di sostegno.

Tavolo centrosinistra L’appuntamento con il vertice di centrosinistra a Terni è fissato per martedì pomeriggio. Da quanto risulta a Umbria24 l’incontro è una prosecuzione di un primo tavolo che c’è stato la scorsa settimana e al quale erano state convocate tutte le forze politiche che non ricadono nel perimetro di centrodestra. All’incontro di martedì saranno presenti i responsabili regionali e territoriali del Partito democratico, Movimento 5 stelle, Articolo 1, Alleanza Verdi Sinistra e il Partito socialista. Rebus sulla partecipazione di Azione, Rifondazione comunista e Civici X. Solo dopo il tavolo regionale è stata convocata l’assemblea comunale del Pd nella quale i Dem cercheranno di trovare una quadra, probabilmente intorno a Kenny, ma si vedrà.

Confronto All’appello del segretario regionale Dem, Tommaso Bori, che chiedeva un «percorso comune per una soluzione condivisa» è arrivata la ‘risposta’ del Movimento 5 stelle Terni che ha deciso di partecipare al tavolo di confronto: «Ci sono tante persone che in questi giorni ci stanno esortando a portare avanti un progetto unitario per dare un’alternativa politica alla città – scrivono i pentastellati in una nota -. Non è nostro interesse disattendere questa speranza di cambiamento e sottrarci al confronto, che invece abbiamo sempre portato avanti tenendo fermi come capisaldi la credibilità, la necessità di rinnovamento e la garanzia politica di un programma. Purtroppo in queste ore alcuni protagonisti del centrosinistra locale stanno già prendendo pubblicamente le distanze da questi appelli accorati che arrivano non solo da Terni, ma da tutta l’Umbria. Forse non si rendono conto che in questa settimana, dopo lo strappo di Fratelli d’Italia e la sfiducia al sindaco Latini, lo scenario è totalmente cambiato e un ulteriore confronto non è solo necessario ma nell’ordine delle cose. Martedì siederemo al tavolo regionale convocato dal centrosinistra per confrontarci serenamente con tutti, fermo restando che come Polo alternativo è già stato intrapreso un percorso concreto. L’unico progetto strutturato e basato sulla necessità di rinnovamento della classe politica locale, anche in chiave generazionale. E soprattutto è stata individuata una candidatura a sindaco di altissimo profilo capace di sconfiggere una destra litigiosa e priva di progettualità». Un atteggiamento ‘possibilista’ quello dei 5 stelle quindi, ma che comunque ‘puntano forte’ su Fiorelli.

Primarie? Comunque se i pentastellati circa una settimana fa hanno presentato il proprio candidato sindaco e nella giornata di sabato è arrivata la prima lista di appoggio alla sua candidatura (‘Bella ciaonDr) mentre un’altra è già in cantiere, il Pd è ancora in fase di studio. I Dem non nascondono la ‘simpatia’ per Kenny, espressa anche durante l’assemblea degli iscritti che c’è stata la scorsa settimana, ma ad oggi il prof argentino «non è il candidato di nessun partito». Urge quindi chiudere il cerchio, le strade percorribili sono diverse e non è esclusa la possibilità delle primarie, ma ad oggi la via più probabile potrebbe essere quella di una convergenza tra Pd e 5 stelle in caso di secondo turno e non prima.

Innovatori e Kenny Intanto Alleanza degli Innovatori ha diramato una nota nella serata di sabato: «Leggiamo che il candidato del Pd prof Kenny dichiara di aver avuto ‘contatti anche con l’Alleanza degli Innovatori’ che gli avrebbero ‘chiesto un confronto’ – si legge nel comunicato -.  L’affermazione è destituita di ogni fondamento. L’Alleanza degli Innovatori non ha chiesto alcun incontro al prof Kenny. Segnaliamo che il probabile desiderata può realizzarsi utilizzando i semplici canali di comunicazione diretta, restando sempre disponibile ad ogni forma di confronto con chiunque voglia incontrarsi con noi».