L'assessore regionale all'Edilizia residenziale Stefano Vinti

«Solo nel 2010 la Regione dell’Umbria nel settore dell’edilizia residenziale pubblica ha speso circa 45 milioni di euro che hanno mobilitato lavori per oltre 80 milioni»: lo ha detto l’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, nel corso di una conferenza stampa sul tema dell’edilizia residenziale che si è tenuta giovedì mattina.

Vinti: un grande risultato Secondo Vinti «è sbagliato dunque generalizzare nella polemica verso le amministrazioni pubbliche che non hanno capacità di spesa tanto da aggravare le condizioni già critiche di un settore come quello dell’edilizia». «Credo si tratti di un grande risultato – continua – che sicuramente ha dato respiro sia alle imprese che ai lavoratori interessati oltre che dare risposte alle esigenze abitative della nostra regione».

Le due fasi di programmazione Dall’entrata in vigore della legge regionale n. 23 del 2003 sono state avviate ed in parte concluse – riferisce Palazzo Donini in un comunicato – due fasi di programmazione regionale (Piano triennale 2004-2006 e piano triennale 2008-2010). Hanno consentito di programmare ed in parte di mettere a disposizione complessivamente oltre 2 mila alloggi che sono destinati alla locazione a canone sociale (470), permanente ed a termine a canone concordato (740), alla vendita (interventi di bioarchitettura 255 alloggi), alla locazione per studenti universitari (259 alloggi), per gli anziani (189 alloggi) oltre agli interventi di recupero a favore di privati (112 alloggi).

Il fattore qualità Non è da sottovalutare inoltre, secondo Vinti, il fattore «qualità edilizia» sul quale la Regione ha puntato con particolare impegno negli ultimi anni. E’ stata emanata la legge regionale sulla «sostenibilità ambientale» degli edifici residenziali e sono stati promossi concorsi per la realizzazione di interventi di «bioarchiettura» che hanno consentito di avviare un processo di sensibilizzazione nei confronti dei professionisti impegnati nella progettazione e degli Operatori del settore nel campo della realizzazione degli interventi.

Impossibilità di ereditare gli alloggi Tutto ciò ha consentito di offrire abitazioni che coniugano un elevato comfort ambientale con un ridotto consumo energetico. «Nel frattempo – ha sottolineato l’assessore – attraverso un apposito comitato, stiamo lavorando per giungere molto presto alla revisione della legge. Sono almeno tre gli obiettivi ai quali puntiamo, stante anche l’azzeramento dei finanziamenti dedicati al settore che ha compiuto il governo nazionale. Il nuovo concetto di alloggio sociale, il recepimento della sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito l’uguaglianza e quindi i pari diritti tra tutti i residenti nel territorio regionale indipendentemente dal luogo di nascita o di provenienza ed infine l’impossibilità di ‘ereditare’ alloggi di edilizia residenziale se non si hanno i requisiti necessari. Quest’ultimo obiettivo, per noi molto importante, ci consentirà di evitare abusi e di rispondere soltanto ai veri bisogni abitativi tenendo conto delle condizioni socio-economiche dei richiedenti e non dei vecchi diritti acquisiti da altri».

I tagli «Le prospettive future – conslude Vinti – sono estremamente preoccupanti in quanto i recenti tagli operati dal Governo non consentiranno più alle Regione di poter disporre delle risorse che erano già state assegnate con gli accordi di programma sottoscritti nel 2000. L’impegno della Regione sarà, pertanto, rivolto da un lato, alla individuazione di nuovi strumenti finanziari con il coinvolgimento oltre che dei soggetti tradizionali, anche delle fondazioni bancarie e del settore del credito e, dall’altro – ha concluso Vinti -, alla revisione dell’impianto normativo vigente per conseguire l’obiettivo della razionalizzazione dell’usa del patrimonio pubblico esistente».