Un contribuente alle prese con la dichiarazione dei redditi

di Daniele Bovi

È in lieve calo rispetto all’anno precedente il numero di contribuenti umbri che ha deciso di destinare il Due per mille dell’Irpef ai partiti. Il dato emerge dalle tabelle, pubblicate nei giorni scorsi dal ministero dell’Economia e delle Finanze, relative alle dichiarazioni 2022, che fanno quindi riferimento ai redditi 2021. In tutto si parla di 17.264 persone, 422 in meno rispetto all’anno precedente; quanto invece alle cifre versate a ogni singolo partito, il Mef non mette a disposizione dati a livello regionale.

GRAFICI: TUTTE LE SCELTE DEI CONTRIBUENTI UMBRI

Dal 2014 La possibilità di devolvere il due per mille dell’Irpef è stata istituita con un decreto legge nel 2014; beneficiari possono essere i partiti che hanno trasmesso il proprio statuto a un’apposita commissione di garanzia che vigila su rendiconti e trasparenza. In termini percentuali gli oltre 17 mila contribuenti umbri valgono poco meno del tre per cento del totale, leggermente meno della media nazionale (3,5 per cento).

La classifica Per quanto riguarda le Regioni, il Mef mette a disposizione solo il numero di quanti contribuenti hanno deciso di devolvere il due per mille ai partiti, e non le cifre. In tutto si parla di 29 sigle, da quelle più note fino all’Unione sudamericana emigrati italiani, Stella alpina, La Puglia in più, il Maie e via così. In cima alle preferenze, almeno su questo fronte, rimane il Pd: 6.760 contribuenti, in calo rispetto agli oltre 7.400 dell’anno prima. In crescita, come nelle urne, anche FdI: da 2.291 a 2.981; la Lega passa invece da 2.707 a 1.038, anche qui un po’ in linea con i risultati elettorali. Sostanzialmente stabile Forza Italia (da 362 a 384 contribuenti) mentre, per rimanere tra le sigle più note, Art1 passa da 494 a 926, Azione da 301 a 526, Italia viva da 656 a 773, i Radicali da 181 a 235, Sinistra italiana da 631 a 1.249.

In Italia A livello nazionale invece grazie al due per mille sono arrivati ai partiti 20,4 milioni di euro. Anche qui al primo posto c’è il Pd (7,3 milioni di euro), seguito da Fratelli d’Italia (3,1 milioni, 400 mila euro in più rispetto all’anno precedente. Dopo di loro Azione (1,256 milioni di euro), di poco davanti alla Lega (1,2 milioni di euro). Si attestano sotto il milione di euro i contributi per tutti gli altri partiti. Italia viva si classifica quinta con 973 mila euro, seguono Articolo 1 (895 mila), Europa verde (837 mila), Sinistra italiana (832 mila), Forza Italia (581 mila), +Europa (577 mila), Italexit (460 mila), Lega nord per l’indipendenza della Padania (442 mila), Radicali italiani (343 mila), Sudtiroler Volkspartei (328 mila), Possibile (255 mila), Partito socialista italiano (177 mila).