Sono in tutto 20 gli under 35 dem che hanno firmato un appello a sostegno di Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna e candidato alla segreteria del Pd. Il coordinatore dei Giovani umbri per Bonaccini, Diego Pierotti, insieme agli altri promotori (Nicola Paciotti, Alessio Passeri, Niccolò Sabatini e Sara Motti) e firmatari chiede ai giovani di sostenere il candidato segretario. «Dobbiamo batterci per superare il correntismo patologico – scrivono – che ha caratterizzato, negli ultimi anni, la vita interna del partito non solo nazionale ma anche umbro, e aprirci autenticamente alla cittadinanza avendo come faro l’insieme dei valori che hanno ispirato la nascita della comunità democratica. Imparando dagli errori recenti e passati dobbiamo attrezzarci per proporre una struttura partito che si batta per i valori della giustizia sociale e del lavoro e che sappia fornire soluzioni chiare ed efficaci ai problemi della quotidianità».

Diego Pierotti

L’appello Ambiente, salute, lavoro e istruzione sono alcuni dei temi centrali dell’appello e sui quali il Pd ha «il dovere di dare risposte ambiziose e concrete», posizionandosi «con una linea politica chiara – dicono i firmatari – come protagonista nella politica italiana ed europea. Da qualche tempo sembra, al contrario, che la voce del Pd si sia persa tra discorsi sterili sulla tattica di corto respiro e tematiche autoreferenziali, tanto da far perdere a tanti iscritti e militanti il senso del nostro cammino comune. Con questo appello proviamo a impostare la discussione sulle questioni per noi più importanti e a guardare oltre l’eterno presente fatto di polemiche e indignazioni in cui sembra confinata la politica, recuperando e rilanciando così le ragioni e i valori fondativi del Pd, che dal 2007 rimangono ancora molto attuali».

Militanza Nell’appello i firmatari sottolineano anche alcuni temi specifici per l’Umbria come la ricostruzione post terremoto, l’attenzione ai borghi e lo spopolamento delle aree interne. Quanto invece ai dati di diverse ricerche in cui si racconta di una sempre minor partecipazione dei giovani alla vita politica, nel documento si parla della possibilità di «offrire una speranza, un’alternativa chiara e definita al mondo in cui viviamo. Diventa essenziale tornare ad agire tramite quelle forme di attività politica che hanno da sempre caratterizzato la storia della sinistra e del popolarismo in Italia, a partire da una scuola di formazione politica stabile e stimolante oltre che interattiva». «Indispensabile» a tal proposito viene definita la necessità di individuare una classe dirigente giovane puntando su militanza, competenze e solidità. Di seguito i nomi dei firmatari:

Bettiol Gilda
Cardini Matteo
Castellani Costanza
Chiacchieroni Jhoel
Clementini Marco
Frenguellotti Gianluca
Gelosi Francesco
Mengoni Simone
Meucci Luca
Motti Sara
Paciotti Nicola
Pakenaite Vejune
Passeri Alessio
Pierotti Diego
Radicchi Simone
Rossi Matteo
Sabatini Niccolò
Sannipoli Tiziano
Schoen Andrea
Sirci Alessia