«La tornata elettorale appena conclusa coi ballottaggi è stata per il Partito democratico dell’Umbria una prova a somma negativa. Di fronte a esperienze e risultati importanti, come Corciano, Passignano, Trevi e Monte Santa Maria Tiberina, dove i nostri candidati hanno dimostrato qualità, solidità, credibilità e la capacità di stare in mezzo alle persone e mettere in campo idee e progetti innovativi, subiamo sconfitte pesanti e dolorose a Terni, Umbertide, Spoleto e Cannara». Così, in una nota, Gianfranco Chiacchieroni, nella reggenza del Pd regionale e presidente del gruppo a palazzo Cesaroni.
Comunità e progetto «A Spoleto – spiega – con l’esperienza Laureti, il Pd si è comunque dimostrato capace di aprirsi, con generosità, e il centrosinistra ha consolidato i suoi consensi, a valle di un percorso di coinvolgimento e di protagonismo civico. Cannara e Umbertide, dove i nostri candidati si sono spesi con passione e impegno, dimostrano, però, che dove andiamo divisi e dove prevalgono logiche interne sull’interesse generale facciamo fatica ad essere riconosciuti come una forza politica affidabile. Su Terni scontiamo una complessità che rifugge risposte semplici e su cui apriremo le dovute riflessioni. Il Pd Umbria, evidentemente, non si tirerà indietro rispetto a una piena e consapevole assunzione di responsabilità che deve avere per orizzonte la politica e lo sviluppo delle città e dei territori, anche per quanto compete l’azione di governo, che dovrà proseguire pur in un quadro faticoso, con incisività rispetto alle urgenze dell’Umbria. In un quadro che tenga conto degli orientamenti nazionali dovremo capire come rimettere in piedi una comunità e un progetto, che si occupi delle emergenze del Paese, delle disuguaglianze e delle povertà, della crescita e dello sviluppo, dei diritti e dei servizi – conclude Chiacchieroni – che sappia volare alto e che sappia portare una visione».