Espulsi quattro membri del Pd di Castiglione del Lago

di Daniele Bovi

Espulsi. La Commissione regionale di garanzia del Pd umbro il 28 marzo scorso ha confermato, respingendo il ricorso dei diretti interessati (difesi dall’avvocato Mirko Ceci) la decisione di quella provinciale e ha espulso dal partito Rosanna Ghettini, Caterina Bizzarri, Giancarlo Parbuono e Ivano Lisi. Tutti e quattro membri dell’associazione «Progetto democratico» di Castiglione del Lago, associazione che i vertici del Pd giudicano invece un partito. Secondo la Commissione Progetto democratico agisce contro e in polemica con l’amministrazione di Castiglione del Lago. Quindi per il Pd l’associazione dei «ribelli» lacustri è un vero e proprio movimento politico che si pone in contrasto con il partito.

La faida democratica La faida democratica di Castiglione del Lago nasce nel 2009 quando in vista delle elezioni comunali, dopo una consultazione interna degli iscritti, l’attuale sindaco Franco Batino la spunta su Walter Carloia. Una parte del Pd così, anche indirettamente vicina a Carloia, sceglie di sganciarsi tentando una operazione «civica» con Rifondazione comunista, i socialisti, pezzi di società civile e del mondo cattolico. Il candidato è Fabio Duca, fra le altre cose ex responsabile organizzazione della federazione diessina del Trasimeno. La lista di Duca conquista il 37% sfiorando così il colpaccio: la coalizione di Batino infatti ha solo 300 voti di vantaggio, quelli che bastano per vincere. La frattura non si ricompone e così Duca e i suoi vanno all’opposizione.

Non basta la disciplina Nel dicembre scorso i «ribelli» criticarono pesantemente la decisione della Commissione provinciale puntando il dito contro il suo presidente, quell’Iginio Pippi definito «parente stretto» di Batino e «tra i soggetti più faziosi e di parte fra i protagonisti della controversia castiglionese». Quello che non va giù ai membri dell’associazione è che la loro vicenda sia stata affrontata più con le regole della disciplina che con quelle della politica: «Abbiamo seguito con attenzione – scrivevano – l’elezione del nuovo segretario comunale del Pd di Castiglione del Lago, Leandro Pacelli, che potrebbe rappresentare una buona occasione per avviare a soluzione la delicata situazione interna al Pd e al centrosinistra della scena politica castiglionese e riportarla nella giusta veste che merita; trattarla cioè come questione politica e non esclusivamente disciplinare».

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