di Ma. Gi. Pen.

«Per guidare una città, per farla girare bene bisogna dare a tutti un futuro, un posto di lavoro, impedire che le persone se ne vadano. Terni è una città in cui si fa ampio uso di stupefacenti, credo che ci siano dei modi per eliminare la voglia di drogarsi. Si può fare con la cultura, la musica, lo spettacolo, lo sport; insomma si possono far fare ai giovani tante altre cose». Così Stefano Bandecchi lunedì mattina, come preannunciato, ha confermato l’intenzione di candidarsi alla carica di primo cittadino in vista delle elezioni del 2023. Grande partecipazione alla conferenza stampa nella sala congressi dell’hotel Garden, dove l’imprenditore si è presentato con mezz’ora di ritardo. L’aspirante sindaco ha annunciato un programma «fatto di proposte normali e non bischere». Programma che porterà avanti da solo? «Non lo so – ha detto il presidente delle Fere -, sempre meglio soli che male accompagnati. So solo che andremo con idee precise e se qualcuno si vuole affiancare si affiancherà alle nostre ideee, sennò proseguiamo soli». Scherza molto Bandecchi che durante l’incontro si mostra energico, se così si può dire, come di solito lo è nei video social. Nessuna anticipazione sui nomi in lista, ma tanti i temi affrontati tra domande dei giornalisti e partecipazione di qualche cittadino. Si è parlato anche di Ternana, stadio-clinica, centro sportivo  e palazzetto dello sport.

GUARDA IL VIDEO

Bandecchi punta alla poltrona di primo cittadino «La mia non è un’operazione simpatia – spiega Bandecchi -, sono qua per fare l’operazione ‘esci dalla comfort zone’. Non voglio fare il sindaco perchè muoio di fame. Se ci saranno debiti io so come pagarli. Latini è uno dei pochi che ha ricominciato a sanare questa città. Il mio programma? Riportare lavoro, industrializzazione, economia, benedessere e sport». Immancabile il riferimento alla realizzazione del progetto stadio-clinica: «Se la Regione dà l’opportunità non ritiro certo la mia candidatura, non penso ci siano conflitti di interesse. Il mondo dei mosci mi dà fastidio. La Regione ha sbagliato, la politica ha sbagliato. La politica comunale è identica a quella regionale. Il fatto che non si siano nemmeno parlati è indignitoso». Intanto come anticipato l’operazione ‘Pala Ternana eventi’ sarebbe andata a buon fine: «Ho preso il palazzetto dello sport, lo gestirò. Me ne sono preso carico, ho già messo in campo 200 mila euro tra assunzioni di persone e consulenze. Ma se c’è qualcuno che lo vuole fare al posto mio sono disposto a tirarmi indietro».

Alternativa popolare a Terni Il coordinatore nazionale di Ap conferma la presenza del partito alle elezioni regionali in Umbria, come in Lazio «e anche alle prossime europee», aggiunge Bandecchi che alla domanda domanda di un giornalista che ha chiesto ‘da che parte fosse collocato il partito’ ha risposto: «In politica noi ci collochiamo tra i popolari, siamo iscritti al Ppe e con loro abbiamo contatti tutti i giorni. Ho delle visioni liberali. Non ho una visione della destra sociale che secondo me somiglia alla sinistra sociale. Io sono un giolittiano, sono un liberale puro. Sono un uomo di centro che crede che lo Stato non debba darci da mangiare, che non ci debba fare l’elemosina, che non ci debba dire cosa dobbiamo fare». «Il vero motivo per cui mi sono candidato – conferma il patron della Ternana – è che l’unico modo guidare le truppe all’assalto è sguainare la spada, se non divento sindaco starò nei banchi dell’opposizione».

Cultura, Ternanello e Interpan Bandecchi ha confessato di voler puntare sulla cultura, specialmente sull’archeologia: «Esistono tante cose nel sottosuolo ternano che sicuro sono da vedere, storiche. Andremo a incentivare l’università di Perugia che è giusto sia legittimata. Se ha aperto una facoltà a Narni anche a Terni ne può aprire una no? Non vedo perché non cominciare con archeologia e storia, scavare intorno a Terni dove si possono trovare cose bellissime e portare anche un turismo archeologico. Dobbiamo andare oltre. Che fine ha fatto per esempio il teatro a Terni? Io non voglio fare quello che si approfitta. Mi piace l’arte, la poesia, la letteratura e trovo nella nostra antichità qualcosa di eccellente». Per quanto riguarda il centro sportivo il presidente delle Fere, sollecitato dalla stampa, ha detto: «Ci sono grandissime novità, a Terni non si fa. Bisogna trovare un posto – e sollecitato dai giornalisti aggiunge – se a Narni ci fosse il terreno giusto potremmo farlo lì». Bandecchi ha parlato anche dell’Interpan, «ho intezione di rilanciarla – ha detto -. I gestori dell’azienda sono persone brave con idee di sviluppo eccellenti, in questo momento c’è l’asta con buste chiuse che scadrà il 20 dicembre. Aspetteremo il 20 per vedere chi vuole la fabbrica, per poi decidere se fare un’offerta e cercare di rilevarla».

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.