di D.B.

Dopo le indiscrezioni delle ultime ore arriva l’ufficialità. Nella giunta comunale di Assisi a prendere il posto del dimissionario Alberto Capitanucci sarà Paolo Mirti. Una mossa, decisa dalla sindaca Stefania Proietti, con la quale si dovrebbe chiudere la crisi di giunta sul tavolo ormai da diverso tempo. Il dem Capitanucci ha depositato le proprie dimissioni giovedì e con il rimpasto arriva anche la redistribuzione delle deleghe «al fine di avviare – spiega il l’Amministrazione in una nota – un’efficace e più incisiva attività del governo del Comune per i nuovi importanti traguardi che attendono la città nei prossimi anni».

Chi è A Mirti, che aveva ricoperto il ruolo di assessore a metà anni ’90 nella giunta dell’allora sindaco Giuliano Vitali, andranno le deleghe relative a Scuola, Educazione e formazione, politiche giovanili, Politiche attive del lavoro, Unesco, Politiche per l’accessibilità, Inclusione e lotta alla povertà. Mirti è attualmente un dirigente dell’area Cultura, comunicazione e turismo del Comune di Senigallia, per il quale si occupa di coordinamento del circuito museale, delle biblioteche, delle manifestazioni culturali e turistiche così come dell’attuazione delle politiche educative e dell’erogazione dei servizi scolastici. Giornalista pubblicista (in passato ha collaborato con Messaggero e Corriere dell’Umbria), è anche il curatore della rassegna letteraria Ventimilarighesottoimari in giallo, festival «del noir e del giallo civile».

Il rimpasto Visto il curriculum, in molti ad Assisi pensavano che andassero quindi a Mirti le deleghe relative alla Cultura, che rimangono invece in mano a Veronica Cavallucci insieme a Pari opportunità, Sport, Associazioni, Pro loco, Volontariato, Ambiente ed energia, Opere e lavori pubblici. Quest’ultima, in particolare, era una delle deleghe di Capitanucci insieme a Politiche urbanistiche, Unesco e Rigenerazione sostenibile. Di Politiche urbanistiche d’ora in avanti se ne occuperà la sindaca, che continuerà a tenere per sé anche Personale e organizzazione degli uffici, Bilancio e tributi, Servizi demografici, Comunicazione, Edilizia e Centenari francescani Assisi 2026.

Le deleghe Per il resto, il vicesindaco Valter Stoppini continuerà a occuparsi di Attività produttive e commercio, Polizia locale, Sicurezza e legalità, Mobilità e parcheggi, Manutenzione e servizi operativi, Patrimonio e Cimiteri; Fabrizio Leggio di Politiche turistiche e Promozione del territorio, Smart city e partecipazione, Innovazione digitale e semplificazione amministrativa, gemellaggi e patti di amicizia mentre le Politiche attive del lavoro, come detto, sono andate a Mirti. Da ultimo, a Massimo Paggi sono state confermate le competenze relative a Politiche sociali e ospedale di Assisi, Edilizia residenziale pubblica, Farmacia comunale e residenze servite e protette, mentre Politiche per l’accessibilità, Inclusione e lotta alla povertà vanno a Mirti.

I commenti L’accelerazione è arrivata giorni fa con il comunicato tramite il quale il Pd ha chiesto con forza alla sindaca di cambiare marcia offrendo due figure (il capogruppo Paolo Lupattelli e la segretaria di Assisi Claudia Ciombolini); presa di posizione che ha scatenato la reazione del resto della coalizione (Assisi civica, Assisi domani e M5S) per i quali il Pd si è assunto «la responsabilità di mettere a rischio il governo facendo un piacere al centrodestra». Nella nota di venerdì il Comune sottolinea che il nuovo assessore è stato scelto «dopo un proficuo confronto tra il sindaco, il Pd e le altre forze di maggioranza, confronto a tratti acceso ma sempre finalizzato a dare nuovo slancio all’azione amministrativa». Le altre forze di maggioranza aggiungono di «ritrovarsi in una coalizione più unita e compatta di prima, al termine di un confronto serrato e costruttivo a dimostrazione che la responsabilità di governare Assisi, come hanno voluto i cittadini un anno e mezzo fa, è più forte che mai e sempre nell’esclusivo interesse della nostra comunità»».