di Maurizio Troccoli
Si da appuntamento a sabato 20 agosto, alle ore 10, il comitato ‘Per Terni Provincia’, con l’annuncio «ci incateneremo tutti davanti alla provincia per dimostrare contro la cancellazione della Provincia di Terni. Le catene saranno simbolo dell’immobilismo politico regionale e locale». E l’invito rivolto anche ai politici locali. Così nasce una nuova iniziativa per dire no all’abolizione della provincia di Terni, dopo il tam tam che si è consumato in questi giorni sui social network che ha visto protagonisti cittadini, politici, giornalisti e volti noti. Non sono stati risparmiati attacchi contro la classe dirigente, appelli a preferire il Lazio piuttosto che aderire alla provincia di Perugia ed anche qualche nota stonata di chi consiglia di abolire tutte le province o persino liberare l’autonomia di qualche comune, come quello di Cesi, a dire di qualcuno maldestramente conquistato dal Comune di Terni al momento della costituzione della Provincia. Ecco il comunicato del nascente comitato
La nota integrale Attualmente, se entrasse in vigore il decreto anticrisi così come è la Provincia di Terni sarebbe cancellata e con essa tutti gli uffici statali a direzione provinciale. I cittadini Ternani a quel punto non avrebbero più la Provincia, e le funzioni esercitate dalle province sarebbero in capo a Regione e comuni, a meno che entro il termine previsto dal decreto, i comuni ,secondo la procedura indicata dall’articolo 133 della costituzione, non optino per la Provincia di Perugia. In base all’art.132 della costituzione un Comune puó chiedere di essere aggregato ad altra Regione (non ad altra Provincia), poi ovviamente la Regione di appartenenza nuova lo destinerebbe alla provincia limitrofa ( se Rieti non c’è più, l’unica provincia limitrofa rimane Viterbo). Non è previsto un referendum per chiedere di essere direttamente aggregati a provincia di altra regione.
Cosa fare? In primo luogo – si legge ancora nel comunicato – occorre che in commissione bilancio del senato (dato che alla Camera forse ci sarà la fiducia) sia presentato dai parlamentari di tutte le forze politiche un emendamento che dia la possibilità, entro i termini indicati dal decreto, di esercitare quanto previsto nell’art. 133 cost. ossia riequilibrio delle due Province. Su questo avremo poi tempo per misurare capacità e credibilità della classe dirigente umbra. Se Terni perdesse lo status di capoluogo le conseguenze in termini di rappresentatività, di presenza di uffici e direzioni provinciali, come prefettura, questura, camera di commercio, direzioni provinciali del lavoro, del tesoro, etcc., ed in temi di peso e risorse.
OBIETTIVO
RIEQUILIBRIO DEL TERRITORIO UMBRO
-MANIFESTAZIONE DI PROTESTA
-Sabato 20 ore 10 ci incateneremo tutti davanti alla provincia per dimostrare contro la cancellazione della Provincia di Terni. Le catene saranno simbolo dell’immobilismo politico regionale e locale.
SENZA PROVINCIA NON C’E’ REGIONE RIEQUILIBRIAMO L’UMBRIA
-Invitiamo i politici ternani a partecipare. Siamo arrivati alla resa dei conti. Vogliamo vedere quali e quanti politici ternani, soprattutto in regione, sono disposti a difendere il nostro territorio.
Il comitato inoltre, in futuro, si propone anche di vigilare l’operato dei politici per monitorare costantemente la vicenda e verificare la reale volontà politica per la tutela dell’obiettivo in oggetto. Domani invieremo una lettera aperta a tutte le istituzioni a cominciare dal Sindaco, a tutti gli organi isituzionali della città ,della Provincia e della Regione, nonché alle parti sociali , per invitare tutti alla manifestazione