Sir Susa Vim Perugia durante Primo giorno di lavoro presso PalaSir S.Maria degli Angeli IT, 21 agosto 2023. [ID: 20230821/_MB52567] Foto: Michele Benda

Ripartita una nuova settimana di preparazione della Sir Susa Vim Perugia. Menù decisamente ricco anche in questo quarto blocco di lavoro con doppie sedute e chiusura sabato mattina con un allenamento tecnico al PalaBarton. Sempre sei gli effettivi a disposizione di coach Lorenzetti con il prezioso apporto dei ragazzi del settore giovanile bianconero per rinforzare anc he numericamente il gruppo.

L’incipit della quarta settimana di preparazione lo dà l’esperto centrale di origini venete Davide Candellaro, uno dei volti nuovi di questa stagione.

Esperienza “Siamo arrivati alla quarta settimana di lavoro, siamo ormai quasi al giro di boa della preparazione e comincia a vedersi un po’ di pallavolo perché ovviamente le prime settimane servono molto per riattivare il motore dopo l’estate. Finora direi che, nonostante il gruppo ridotto, stiamo lavorando molto bene e con grande intensità. Il coach sta cercando ovviamente di far sì che tutti possiamo ritornare in breve tempo ai livelli con cui avevamo finito la passata stagione e devo dire che ho ritrovato lo stesso Angelo (Lorenzetti, ndr) che avevo lasciato alcuni anni fa (nel biennio 2018-2020 a Trento, ndr), ma la pallavolo si evolve continuamente ed anche lui è cambiato in alcune cose rispetto ad allora. Come mi trovo qui? A livello personale va tutto molto bene, vero è che in questo momento senza il pepe delle competizioni le cose sono sempre belle. Ma il gruppo è buono, i ragazzi li conoscevo già e sono tutti bravi, i giovani aggregati lavorano tantissimo e sono molto volenterosi”.

A proposito di pepe, Candellaro è stato avvistato una decina di giorni fa al PalaBarton per la tappa perugina dell’Europeo Maschile. E probabilmente un po’ di pepe nel vedere il palazzetto pieno lo avrà sentito.

“È vero, sono venuto a seguire la nazionale al palazzetto e mi ha fatto venire voglia di cominciare. L’anno scorso non ero stato al PalaBarton, ma è uno di quei palazzetti sempre pieni dove è più bello giocare anche se il tifo è contro di te perché ti dà la carica e riesci a tirar fuori qualcosa di buono. Non vedo l’ora di averlo stavolta dalla parte mia, di viverlo in campo e di cercare di far divertire anche la gente sugli spalti”.

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