In seguito alla presentazione del disegno di legge quadro del ministro Calderoli, recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, è ripresa la discussione pubblica sulle richieste di autonomia
regionale differenziata, già a suo tempo avanzate dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Sarà un caso che l’iniziativa sia stata presa dalle tre regioni più ricche del Paese, che, da sole, fanno circa il 40 per centi del Pil italiano? Continua a leggere su Passaggi magazine...
PODCAST – CHE FINE FARÀ L’UMBRIA CON L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA?