di D.B.
«Squadra che vince non si cambia. Solo un pazzo sostituirebbe un direttore artistico che garantisce 2,3 milioni di euro di incasso» aveva detto il presidente della fondazione Umbria Jazz, Gianluca Laurenzi, festeggiando a fine luglio i risultati dell’edizione del cinquantennale. Occasione nel corso della quale Laurenzi aveva aggiunto che «il nostro mandato scadrà nel 2025 e la nostra proposta sarà quella di non cambiare». Mercoledì a Terni nel corso della conferenza stampa convocata in occasione di UJ Weekend, in programma in città da giovedì a domenica, è arrivata l’ufficialità: Pagnotta rimarrà direttore artistico per altri due anni.
IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
L’addio Nei giorni scorsi invece a dare l’addio al consiglio di amministrazione della Fondazione è stato Aimone Romizi, direttore artistico, organizzatore e ideatore dell’«Umbria che spacca». Ufficialmente non sono state fornite motivazioni a proposito delle dimissioni ma da quello che filtra i rapporti tra Romizi e Pagnotta non sono mai stati idilliaci.
UJ Weekend Quanto all’edizione ternana di UJ, Pagnotta nel corso della conferenza stampa (alla quale hanno partecipato anche l’assessore regionale Paola Agabiti, quello del Comune di Terni Michela Bordoni, Laurenzi, il presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini e Giuseppe Cerasa, responsabile delle guide di Repubblica) ha sottolineato nuovamente di non sposare l’idea di realizzarla nel mese di settembre, pur sottolineando il grande piacere di tornare nella Conca. Nella città di San Valentino presentata anche la guida di Repubblica dedicata al mezzo secolo della kermesse musicale.