di Dan. Nar.
Per molti è il più bel racconto mai scritto sul calcio. «Il rigore più lungo del mondo è stato tirato in Argentina, in un posto sperduto nella Valle del Rio Negro, una domenica pomeriggio, in uno stadio vuoto». Così inizia ‘Il rigore più lungo del mondo’, uno dei testi più celebri del grande Osvaldo Soriano e così inizia il racconto di Fausto Marchini che andrà in scena a Perugia venerdì 17 febbraio al Teatro Brecht di San Sisto per la stagione teatrale targata Fontemaggiore. Per gli amanti del calcio e del teatro quindi un appuntamento da non perdere.
Affresco epico e romantico Pubblicato in Italia nella raccolta ‘Pensare con i piedi’ (titolo originale ‘Cuentos de los añs felices’), ‘Il rigore più lungo del mondo’ è la storia di una sgangherata squadra della Patagonia – l’Estrella Polar – che contende il titolo, l’ultima giornata di campionato, all’invincibile Deportivo Belgrano. Intorno alla storia di questo campionato rimasto nella storia, si delinea un affresco epico e romantico, in cui si muovono personaggi indimenticabili «di perdenti vestiti con i panni del sogno».
In scena Come gli avventori dell’Estrella Polar, il circolo con i biliardi e i tavolini per giocare a carte da cui prende il nome la squadra di calcio protagonista del racconto, anche gli spettatori del Brecht siederanno al tavolo di un bar, sorseggiando una birra o un bicchiere di vino. Lo spettacolo prevede un pubblico limitato, quindi è consigliata la prenotazione (tel. Fontemaggiore 075 5286651, tel. Teatro Brecht 075.5272340).