Gli Area il 20 a Castiglione del Lago

di Daniele Bovi
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Trasimeno blues diventa maggiorenne. Dal 18 al 28 luglio, sulle sponde di un Trasimeno negli ultimi 25 anni mai così blu e pieno d’acqua, andrà in scena l’edizione numero 18 che è stata presentata lunedì mattina a Perugia. Da Passignano a Paciano e da Castiglione del Lago a Città della Pieve fino a Magione, San Feliciano e Tuoro undici giorni di musica, mostre e workshop ma soprattutto di musica. Due gli eventi di punta del festival: il 19 alla rocca di Castiglione del Lago sarà la notte dell’«Italian blues legends», un concerto unico con «alcuni dei più importanti musicisti – ha detto lunedì il direttore artistico Gianluca Di Maggio – della storia del blues italiano. Una cosa mai capitata». Sul palco saliranno Fabio Treves, Alex Gariazzo, Roberto Ciotti, Paolo Bonfanti, Pippo Guarnera, Nick Becattini e altri. Il giorno dopo, sempre a Castiglione, protagonisti gli Area che da qualche tempo hanno rinunciato ai concerti e che tornano nell’anno che segna il quarantennale di Arbeit macht frei, loro disco d’esordio.

IL PROGRAMMA

Trenta concerti Nel complesso saranno 15 i palcoscenici diversi per un totale di quasi 30 concerti, quasi tutti gratuiti: un viaggio musicale dal blues acustico a quello elettrico e d’avanguardia, dall’afro-blues al soul e al funk, dal desert blues al rock e al jazz, dall’afrobeat all’hip-hop. Insomma, ce n’è per tutti i gusti per quello che sta diventando uno dei festival blues più importanti d’Italia e parte di quella che l’assessore regionale al Turismo Fabrizio Bracco, presente alla conferenza stampa insieme a Di Maggio e all’assessore alla Cultura del Comune di Magione Giacomo Chiodini, ha chiamato «la filiera umbra della musica nera», quella che va da Umbria Jazz allo Young jazz di Foligno, dal Black Festival di Narni a Trasimeno Blues. L’edizione 2013 si aprirà una quattro giorni a Castiglione: oltre agli appuntamenti già citati, nell’inedita location del Lido La Merangola, si esibirà la voce di Justina Lee Brown con la Morblus Band e il «Darsena Vintage & Blues Buskers», il mercatino del vintage musicale con artisti di strada ed il concerto blues-hip hop dei francesi Scarecrow alla Darsena Bar Caffè.

VIDEO – INTERVISTE A BRACCO E DI MAGGIO

Il programma Tra le altre serate, l’R&B, il soul e il funk di Charles Walker & The Dynamites per il concerto in esclusiva italiana il 27 a Città della Pieve; il Chicago blues di Eric «Guitar» Davis con la Luca Giordano Band il 26 a Passignano; il blues delle radici tra ragtime e jazz di New Orleans di Veronica & The Red Wine Serenaders il 24 a Magione. Per i concerti pomeridiani grande spazio al meglio del blues acustico italiano e ad alcune novità artistiche ai confini del blues, mentre i concerti della mezzanotte saranno all’insegna delle contaminazioni musicali con nomi come Nerves & Muscles, The Cyborgs, Mike Sponza Blues Convention, Alligator Nail, Wonder Vincent.

Africa protagonista Altra protagonista sotto molti aspetti è l’Africa: «Trasimeno Blues – è stato detto lunedì – volge lo sguardo al Mali ed all’Africa». Oltre alla mostra «Regine ed eroine d’Africa» e ad una conferenza di approfondimento sul conflitto in Mali, tra gli ospiti del festival ci saranno, in esclusiva italiana, i più importanti artisti contemporanei di desert blues ovvero Vieux Farka Touré, figlio di Alì Farka Tourè (il 25 a San Feliciano), e il gruppo tuareg dei Terakaft (il 23 a Tuoro); il celebre esponente dell’Afrobeat Ebo Taylor (il 28 a Città della Pieve); l’afro-blues d’avanguardia dei Bagamojo che fondono le sonorità occidentali del blues con Niger Sound e Gnawa (il 22 a Paciano). Il 18 inoltre alla Darsena verrà inaugurata la mostra con le vignette finaliste del Trasimeno Blues Cartoon Fest. Sempre a Castiglione il 19 si terrà il workshop su «Legislazione, contrattualistica e organizzazione eventi dello spettacolo a palazzo della Corgna».

Sfida vinta Tra settembre e ottobre si terrà come al solito Bianco, Rosso e Blues mentre il Trasimeno, il primo e il due novembre, ospiterà la finale italiana dell’European blues challenge. «Un festival – ha detto il presidente della Camera di commercio di Perugia Giorgio Mencaroni – che ha vinto la sua sfida come ha fatto Umbria Jazz. Un festival che fa da “attrattore” per il territorio e che si regge su una formula vincente». Per continuare a vivere però la manifestazione ha bisogno di risorse. Tra i principali sostenitori c’era la Comunità montana, ora soppressa, e in attesa delle nuove Unioni dei comuni c’è da capire il da farsi. «La mia presenza qui – ha detto Bracco – sta a significare che la Regione è attenta». Un’attenzione da tradurre in sostegno economico. Più complessivamente però c’è bisogno di un progetto turistico per il Trasimeno «che è – ha detto Bracco – il terzo polo turistico della regione dopo Assisi e Perugia e che è in sofferenza. I dati su arrivi e presenze, anche a causa del maltempo, oscillano in modo preoccupante».