Il palcoscenico italiano lo attende da 10 anni e lui il suo ritorno lo fa nella Conca per l’esigente pubblico di Visioninmusica. Presentato dalla direttrice artistica della rassegna Silvia Alunni, con l’emozione e l’entusiasmo a illuminarle gli occhi, Curtis Stigers non delude.
Voce Ha un timbro inconfondibile, che difficilmente trova eguali e non c’è bisogno che si attenga ai testi; è bellissimo quando segue il ritmo mettendo in fila sillabe senza senso. Un brano dentro il pezzo, che esegue magicamente mentre sembra estraniarsi della realtà.
Sax Non è un caso se suona lo strumento principe del jazz. Dire che il sassofonista americano incanta, è dire poco. La verità è che il suo stile coinvolge e tiene alta l’attenzione per il gusto dell’ascolto, ma allo stesso tempo rilassa meravigliosamente grazie alla sua sensualità intrinseca figlia certamente della sua versatilità.
Estetica Si dice spesso ‘Anche l’occhio vuole la sua parte’, e Curtis non manca di affascinare il pubblico femminile. La sua grande capacità di interpretazione è condita da un notevole savoir faire nelle movenze eleganti. Il palco pur nella solita essenzialità non ha vuoti. Esteticamente perfetto ed equilibrato. Come dire, l’ennesimo bersaglio centrato da Visioninmusica.